Facebook ribolle di proteste e di sarcasmo dei cittadini di Bagno a Ripoli che, grazie a un articolo di QuiAntella, hanno scoperto che per portare i rifiuti all’ecostazione di Campigliano c’è da seguire una nuova procedura (vedi articolo sotto) decisa da Alia: niente sandali ma solo scarpe idonee, gilet ad alta visibilità. Viene contestato in particolare l’obbligo di farsi fare la delega, da accompagnare alla fotocopia di un documento di identità, dall’intestatario della bolletta Tari anche in caso di moglie/marito o di genitore/figlio.
L’assessore Minelli: “Chiederemo ad Alia una deroga: niente delega con la stessa residenza”. Ma su Facebook infuria la polemica
L’indignazione del web preoccupa l’assessore all’ambiente Enrico Minelli, il quale teme un disincentivo a servirsi del centro di raccolta di Campigliano: “Chiederemo ad Alia che la delega non serva se uno ha la stessa residenza dell’intestatario Tari e che indossare il gilet arancione non sia necessario – afferma – Ripeto quello che ho già dichiarato a QuiAntella: nell’applicare le regole ci vuole buon senso, nessuno dovrà essere respinto indietro, nel caso l’utente non abbia scarpe chiuse o non indossi il gilet arancione, saranno gli addetti a depositare i rifiuti nei contenitori. Il centro di raccolta è uno strumento utilissimo per chi vuole depositare rifiuti differenziati e speciali ed ottenere anche sconti in bolletta. Inoltre chiederemo ad Alia di fare rapidamente una campagna di informazione su queste nuove disposizioni di sicurezza”.