La Toscana celebra Galileo Chini a 150 anni dalla nascita, avvenuta a Firenze il 2 dicembre 1873 e lo fa con un’importante iniziativa diffusa su tutto il territorio regionale: Galileo Chini a porte aperte. Nell’occasione il sito web dell’Archivio Chini – galileochini.it – si rinnova, e accanto alle carte del Maestro accoglie nuove sezioni con approfondimenti, articoli, luoghi ed eventi per promuoverne figura come artista, uomo, imprenditore presso il grande pubblico. “Un Chini pop” come è stato detto dai curatori dell’iniziativa.
Galileo Chini a porte aperte è l’omaggio dei toscani al loro Maestro, un’occasione importante fortemente voluta dalla Regione Toscana e dal suo presidente Eugenio Giani e curata da Promo PA Fondazione per coinvolgere il territorio e far riscoprire l’artista (uno dei massimi esponenti della ricca stagione delle arti decorative italiane fra Liberty e Art Déco, che dalla fine dell’Ottocento arriva fino agli anni Trenta), e la sua Toscana in occasione del fine settimana del suo compleanno, il 2 e 3 dicembre.
Il Comune di Bagno a Ripoli e la Misericordia dell’Antella hanno accolto l’invito della Regione Toscana a partecipare attivamente alle celebrazioni per il 150° anniversario dalla nascita di Galileo Chini, non solo perché possono vantare diverse opere realizzate per il Cimitero Monumentale, ma perché è qui sepolto in una cappella da lui affrescata in ricordo della figlia, anche lei qui sepolta, morta giovanissima nel 1946.
A partire da sabato 2 dicembre prossimo, anniversario della nascita, e il 3, 9, 10 e 17 dicembre, e poi per tutto il 2024 ogni mese, i due enti hanno organizzato, come primo evento del 150°, visite guidate gratuite alla sua tomba e alle tante opere che Chini ha realizzato in varie cappelle del Cimitero Monumentale (prenotazione obbligatoria allo 0556233427).
Galileo Chini iniziò a lavorare all’Antella nel 1906 all’interno della cappella Carafa, di San Lorenzo. Quindi con lo zio Leto lavorò nella cappella dedicata a Santa Matilde. Nel 1910 dipinse le cappelle Barocchi e San Guido, realizzando poi, nel 1911, quella che ancora oggi risulta essere una tra le sue opere più importanti, se non la più importante in assoluto, la cupola dell’arco centrale d’ingresso, dove Galileo raffigurò, in oro zecchino, una magnifica corona di angeli.
“In occasione del 150esimo anno della nascita di Galileo Chini – dichiarano il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini e l’assessora alla cultura Eleonora François -, il Comune e la Misericordia di Antella mettono a disposizione del pubblico le opere dell’artista, realizzate nel cimitero monumentale di Antella, perché possa esserne apprezzato l’ingegno e gli venga riconosciuta la giusta notorietà”.
“Nel 2016 il Ministero della Cultura – evidenzia il governatore Paolo Nencioni – ha definito i cimiteri monumentali italiani parte del patrimonio storico artistico. Questo deve portare a riflettere sulle funzioni di questi cimiteri in cui sempre più spesso le Confraternite sono lasciate sole nella difficile gestione, sia burocratica che economica”.