Nella bufera su Anpi Bagno a Ripoli, per aver organizzato il 27 gennaio, Giornata della Memoria, un dibattito in cui si fa il parallelo tra l’olocausto e quanto sta avvenendo a Gaza (vedi articolo), interviene l’Anpi provinciale di Firenze che sconfessa l’iniziativa.
“Nell’avvicinarsi del Giorno della Memoria – afferma l’associazione sulla propria pagina Facebook – riconosciamo in particolare il pericolo di sminuirne il significato. Condanniamo con fermezza ogni tentativo di diluizione o deviazione. La situazione di guerra in Palestina ed Israele, che con tanta drammaticità sta tornando a divampare a partire dal 7 ottobre scorso, non ha niente a che spartire con la ricorrenza del 27 gennaio. Tali accostamenti indeboliscono sia il Giorno della Memoria che la nostra richiesta di pace subito. Il nome ed il simbolo dell’Anpi non possono essere associati ad altra posizione che non sia questa. È la nostra posizione di sempre. Per questo prendiamo le distanze dall’iniziativa annunciata dalla sezione ANPI di Bagno a Ripoli per il prossimo 27 gennaio: va contro ogni logica, va contro la nostra storia”.
Non c’è nessuna bufera, solo oscurantismo e limitazione della parola. L’Anpi firenze ha fatto uno scivolone insieme ai ‘grandi intellettuali’ che amministrano la cosa pubblica
Ma davvero?
La reazione mi sembra patetica…
L’Olocausto di Gaza è ben collegato con quello che si vorrebbe celebrare, “ufficialmente” il 27 di gennaio. Con Gaza si compie quello cheil filosofo musicista Gilad Atzmon chiama l’inversione della temporalità: ma davvero gli ebrei di oggi che compiono quel che compiono a Gaza sono gli stessi dei campi di concentramento nazisti? Non è forse giunto il momento di ripensare il Tutto? Ma siamo liberi di farlo?
e noi siamo liberi di criticare?