Questa è la lettera aperta di denuncia-protesta che Ettore Brondi, provveditore della Confraternita del Santissimo Sacramento del Crocifisso di San Piero a Ema, ha scritto a QuiAntella in memoria di Enrico Galli, conosciuto a Ponte a Ema anche come “il Sassaroli”, scomparso lunedì 20 febbraio scorso all’età di 88 anni.
Enrico Galli era un caro amico. Arrivato a Ponte a Ema negli anni ’70 da Gallarate, si era inserito nella nostra comunità parrochiale mettendosi a disposizioni per il sostentamento delle attività e continuando la sua azione politica nella sezione Dc di Ponte a Ema. Infatti i suoi trascorsi politici erano legati all’onorevole Zamberletti del quale era amico e ne era fiero. Era impegnato nel Comitato del 25 Aprile e tutti gli anni era sempre a disposizione con la sua auto a portare perone sui luoghi degli eccidi per le celebrazioni in ricordo dei martiri della Resistenza. Galli era sempre a disposizione per la Festa del malato organizzata dall’Unitalsi al circolo parrocchiale Acli di Ponte a Ema. Innumerevoli i servizi come barista al bar del circolo parrocchiale e addirittura anche come artista nella locale compagnia teatrale inserita nel circolo “Lelio Mazzoni”. Tutti si servivano di lui, che aveva un’eccellente grafia, per cartelli di feste organizzate al circolo Acli. Era consigliere della Confraternita del SS Sacramento della Parrocchia di Ponte a Ema, che gestisce il cimitero di Ponte a Ema.
L’amico Enrico era un fervente cattolico osservante, con una bella famiglia (la moglie Giuliana e tre figli Giorgio, Marco, Fabrizio) che adorava. Fisicamente somigliava all’attore Adolfo Celi, uno dei protagonisti del film “Amici Miei”, dove interpretava il professor Sassaroli. Per questo io e gli amici stretti lo chiamavamo “il Sassaroli” e lui era molto fiero di questo nomignolo. Purtroppo anche per i “grandi” arriva la cartolina di chiamata, e il 20 Febbraio “il Sassaroli” ci ha lasciato per un mondo migliore. Mercoledì scorso i funerali con una bella partecipazione di parenti, amici e conoscenti; il parroco, don Giulio, lo ha ricordato con affetto. Quando il carro funebre, che era posizionato fra la Chiesa ed il circolo parrocchiale, è partito con tutti noi al seguito, mi sono istintivamente girato verso il circolo di cui Enrico Galli era stato parte integrante prima dei suoi problemi di salute. Con grande rammarico, amarezza, delusione, non ho visto alcun segno tangibile di lutto, che di solito, quando viene a mancare una persona che ha dato e ha condiviso le scelte di tal luogo, viene sempre messo.
Ho chiesto ad un amico se sapeva il motivo di tale comportamento incivile e non cristiano, mi è stato detto che si era informato dal presidente, il quale aveva risposto che “era 12 anni che non pagava la tessera dell’Acli”. Che orrore… per avere un ultimo saluto bisogna pagare la tessera. Ho voluto sare questo piccolo riconoscimento ad un amico al quale ho voluto bene e ho appreso da lui tante esperienze che mi sono servite nella mia vita e nello stesso tempo mi scuso con la famiglia e con gli amici che lo hanno amato per questo sdegno da lui subito. Un caro saluto al mio amico “Sassaroli”, ora lui è in luogo di verità e il suo corpo dimora nel nostro cimitero a Ponte a Ema.
Ettore Brondi
provveditore della Confraternita del Santissimo Sacramento del Crocifisso di San Piero a Ema