“Emidio era un uomo senza maschere, puro, trasparente, autentico. Per noi è stato un maestro di vita. In lui le emozioni si mostravano senza filtri. Sapeva trasmettere ciò che aveva dentro senza parlare. Noi dovremo onorare questi suoi insegnamenti. Se n’è andato presto, come era nel suo stile”: queste le parole per l’addio a Emidio Di Carmine, morto improvvisamente a 71 anni domenica sera (vedi articolo), pronunciate da Francesca, la nuora, moglie del figlio Samuel Di Carmine, attaccante del Perugia, cresciuto nei pulcini dell’Antella.
La comunità antellese si è stretta stamani intorno alla famiglia: la moglie Jenny, i figli Samuel e Emiliano, le figlie Elena e Diletta. Piena di gente, e di affetto per chi è stato così duramente colpito, la pieve dell’Antella.
Il parroco, don Moreno, ha ricordato come domenica scorsa Emidio e Jenny fossero in chiesa davanti a lui a seguire la messa. Niente faceva pensare alla tragedia che sarebbe avvenuta solo qualche ora dopo. “Era felice – ha ricordato Francesca – anche perché Samuel aveva segnato (nella vittoria del Perugia contro il Cittadella ndr), era importante per lui”.
Il corteo funebre ha poi accompagnato Emidio nel suo ultimo viaggio verso il cimitero della Misericordia di Antella dove è stato sepolto.