“È strano dire che è stata bella esperienza vedere luoghi terribili, dove sono morte migliaia e migliaia di persone… Ma è un’esperienza formativa, è bello poter riflettere, è bello il confronto con altre persone”: parole toccanti pronunciate, ieri, nella sala del consigio comunale di Bagno a Ripoli, da una ragazza delle medie che ha partecipato al Viaggio della Memoria.
La seduta del consiglio comunale ha visto protagonisti gli studenti delle scuole medie Redi e Granacci che nel mese di maggio hanno effettuato il pellegrinaggio di Aned (l’associazione delle famiglie dei deportati) nei campi di sterminio di Austria, Germania e Italia.
Tredici gli alunni che hanno raccontato al consiglio comunale e alla giunta, e davanti ad una platea gremita, la loro esperienza di viaggio con testi, poesie, video e immagini proiettate con un accompagnamento musicale dal vico.
Per la scuola “Redi” di Ponte a Niccheri: Amelie Loubart, Anita Vulpiani, Naima Turè, Giorgia La Scala, Benedetta Failla, Niccolò Gaggioli, Margherita Tonnesi.
Per la scuola “Granacci” di Bagno a Ripoli: Alexander Luccioli, Lucrezia Raso, Ittai Gean, Gabriele Calti, Giulia Mucci, Vittoria Minozzi.
La seduta consiliare straordinaria è stata aperta dai saluti del sindaco Francesco Casini e del presidente del consiglio comunale Francesco Conti, dagli interventi di Lorenzo Tombelli di Aned e di Luigi Remaschi di Anpi.
“La storia non si cancella. Questi studenti ora sono diventati testimoni di quell’orrore che qualcuno vorrebbe normalizzare. Non è stata una gita ma un viaggio educativo che tutti dovrebbero fare”, ha detto il sindaco.
“Le emozioni non sono una foto o un disegno – ha detto Niccolò – Ma fanno riflettere”. L’ultimo intervento è stato di Amelie, con la voce che si faceva via via più fragile per la commozione e sul bel visino scendeva qualche lacrima: “E’ stato un viaggio intenso… Ho capito l’importanza di un semplice sorriso… Quel sorriso che i deportati non avevano più”.
Non mi piace chi fa particolarismi !!!!