La Variante di Grassina sta per uscire dalla leggenda di una strada di cui si parla da cinquant’anni, per entrare nella concreta toponomastica. I lavori dell’impresa Rosi Leopoldo procedono spediti. Il tracciato del primo lotto (da Ponte a Niccheri a Ghiacciaia) è ormai ben visibile per quasi tutto il percorso. Nel video si nota la pista di cantiere, che affianca il tracciato, con alcuni tratti di Variante di cui è già stato steso il sottofondo.
Già pronta la rotatoria di Ghiacciaia, dove la Variante si riunirà a via di Tizzano. Per quanto riguarda le opere igegneristiche, gli operai stanno lavorando al ponte sull’Isone, a Ponte a Niccheri; alla posa delle fondamenta per il viadotto che permetterà alla variante di arrampicarsi sulla collina di Belmonte, dove la strada è stata deviata e a giorni farà spazio al cantiere; al ponte sul Borro delle Argille. Prossimamente inizieranno i lavori per le due gallerie: quella che farà passare la Variante sotto via Lilliano e Meoli (120 metri di lunghezza) e quella per sottopassare via Fornacelle (97 metri di lunghezza).
I lavorni non termineranno il prossimo ottobre, come previsto considerando quando è stato consegnato il cantiere e i giorni indicati dall’appalto per finire l’opera, ma è probabile che tra un anno il primo lotto della Variante di Grassina sia una realtà. Nel frattempo dovrebbero partire anche i lavori del secondo lotto, da Capannuccia alla ricongiunzione con la Chiantigiana in località Le Mortinete.
“Gli scongiuri sono doverosi, ma non possiamo che ritenerci molto soddisfatti per come i lavori stanno procedendo – gongola il sindaco Francesco Casini, sognando un’inaugurazione storica -. Finalmente la Variante si comincia a vedere. L’obiettivo è di inaugurarla entro la metà del 2024. Un obiettivo ambizioso ma che faremo di tutto per raggiungere. Intanto, testa bassa e continuiamo a lavorare”.