Che la Variante di Grassina non fosse in cima ai pensieri della Città Metropolitana ce ne eravamo accorti. Ma leggere nero su bianco che l’intervento non è prioritario fa un certo effetto. Eppure nel Pums (Piano urbano mobilità sostenibile) appena adottato c’è scritto proprio così.
Nel Pums si fa riferimento a molte opere viarie che interessano il territorio di Bagno a Ripoli, dai lotti della terza corsia autostradale, allo svincolo di Ponte a Ema, al doppio ponte di Vallina. Per ognuno è indicato l’orizzonte temporale e se sia o meno “Prioritario”.
Per quanto riguarda la “Variante al centro abitato di Grassina” è indicato come orizzonte temporale il 2026/2030 e alla casella “Prioritario” spicca l’indicazione “No”. Riptetuta anche per l’adeguamento dell’Sp56 (via di Tizzano) che costituisce il secondo lotto della Variante di Grassina. Anche per questo intervento l’orizzone temporale è 2026/2030.
Niente priorità anche per i tre lotti (1 Nord, 1 Sud e 2) della terza corsia Firenze Sud-Incisa, con orizzonte temporale 2021/2025, e per l'”adeguamento della Sp34 e Variante di Vallina” (il famoso doppio ponte), con orizzone temporale 2026/2030.
Priorità dichiarata, invece, per gli interventi di adeguamento nella zona di Ponte a Ema (riqualificazione funzionale della rotatoria posta sulla Srt 222 Chiantigiana e miglioramento della intersezione fra la strada regionale 222 e via Lungo l’Ema): l’orizzonte temporale indicato è 2021/2025. Lo stesso vale per la passerella pedonale sull’Arno Compiobbi-Vallina; per i due parcheggi scambiatori collegati alla realizzazione della tramvia (ampliamento del parcheggio Europa e realizzazione del parcheggio Granacci); l’adeguamento della viabilità di Ponte a Niccheri e del parcheggio davanti all’ospedale.
La variante di Grassina è una priorità da oltre 30 anni….il traffico che si congestiona in un paese come quello blocca tutto: per andare al lavoro è un delirio come per portare i bambini a scuola….è ridicolo pensare che non sia rilevante farla!
Inoltre pensiamo che il prossimo anno si riverseranno oltre trecento auto in più e dico 300 che andranno a lavorare a Scolivigne nella nuova fabbrica della Fendi e di via di Tizzano/Chiantigiana ce n’è solo UNA!
Far finta di non vedere è troppo comodo e i cittadini ne pagano sempre le conseguenze ma mai smettono di pagarvi le tasse.
Gentile Sig. ra Chelli
Sa che cosa è un delirio? Vedere passare da Grassina una auto con un occupante e così via. Forse nn si è accorta che in Europa stanno cercando di togliere le auto dalla strada non costruire più strade.
Ovunque, tutto il sistema di mobilità stessa e in discussione e le auto dovranno circolare con propulsionennn inquinanti.
Ma torniamo a noi, finché le persone vorranno tutti usare la propria auto in maniera egoistica per fare pochi km siamo destinati a fallire. Basterebbe riempire di piú le auto che passano tagliando per 2, 3 4 il numero. Invece perciò che concerne lo stabilimento menzionato da lei mi auguro che i ns amministratori abbiano pensato ad obbligarli a implementare un servizio navetta con i bus che risolverebbe quello che lei ipotizza ( da dove trae i suoi dati….).
Buona estate a tutti.
In effetti torno ora da una vacanza in montagna e mi piacerebbe che i nostri amministratori locali andassero a vedere come si organizzano i bus navetta e soprattutto come si progetta e si costruisce una variante! A Santa Cristina in Val Gardena il centro abitato è bypassato dalla nuova strada che scorre esterna al paese ed è stata inserita in perfetta armonia con l’ambiente e il paesaggio circostante….No piloni di cemento, no strade sopraelevate che entrano nei giardini delle case, no colline stravolte e squarciate!
Quindi io incrocio le dita e spero che visto che non si tratta di un un’intervento prioritario ci sia tutto il tempo necessario per ri-progettare la variante e adoperarsi per costruirne una moderna che tenga conto delle priorità di tutti cittadini che sono la tutela del proprio territorio, la salute e una buona qualità di vita!
Saluti