La tramvia per Bagno a Ripoli procede spedita abbattendo un ostacolo dopo l’altro. Almeno sotto lungo il percorso burocratico. E’ dell’antivigilia di Natale l’ultima sentenza del Tar che boccia l’ennesimo ricorso contro la linea tramviaria Libertà-Bagno a Ripoli in via di realizzazione.
Ad essere definito “inammissibile” il ricorso straordinario al presidente della Repubblica, presentato, nell’aprile del 2022, da dieci cittadini, contro Comune di Firenze, Arpat e Tram Spa. In particolare il ricorso chiedeva l’annullamento di una delibera e di alcuni atti del Comune di Firenze che riguardano due tratte del sistema tramviario, ovvero la tratta “Valfonda – Fortezza – Lavagnini – Piazza Libertà – Piazza San Marco” (la cosiddetta variante alternativa al centro storico (Vacs) e la linea 3.2.1 “Libertà – Bagno a Ripoli”.
Per i giudici del Tar, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile.
“Nella memoria di replica di Tram di Firenze – scrivono i giudici nella sentenza – vengono evidenziate le residenze di ciascuno dei ricorrenti, quali si desumono dalla documentazione in atti, desumendosene la mancanza di identità di posizioni sostanziali e processuali in rapporto alla domanda giudiziale formulata, dal momento che solo per alcuni dei ricorrenti potrebbe ritenersi astrattamente sussistente un interesse ad impugnare la delibera riguardante la linea Piazza della Libertà – Bagno a Ripoli, mentre gli altri risiedono lontano o molto lontano dal percorso della stessa linea, essendo uno degli istanti residente addirittura nel Comune di Fiesole”.
Concludono i giudici: “Difetta, dunque, l’identità di posizioni sostanziali e processuali in rapporto alle domande giudiziali formulate, tale da giustificare la deroga al principio generale secondo il quale ogni domanda, in quanto tesa a tutelare un interesse soggettivo meritevole di tutela, deve essere proposta dal relativo titolare con separata azione”.
In sostanza i riccorrenti non avevano titolo per presentare il ricorso e per questo è stato respinto dal Tar che, ai dieci cittadini, ha anche accollato tutte le spese legali.