La grande antenna Telecom di Candeli può restare al suo posto: non deturpa il paesaggio e non costituisce pericolo né per le abitazioni circostanti, né per il traffico ferroviario. Il Tar della Toscana (prima sezione) ha respinto il ricorso presentato da Giuseppe Rogantini Picco, del comitato “Candeli No antenna” contro la concessione data a Telecom dal Comune di Bagno a Ripoli (vedi articolo). L’autorizzazione era stata rilasciata il 27 luglio 2017 per la realizzazione in via di Rimaggio, da parte di Telecom, di una stazione radio base denominata “Fi Villamagna Tav”.
Secondo il Tar l’antenna non viola il vincolo paesaggistico. “L’impianto di telefonia – si legge nella sentenza – si inserisce in un contesto di area edificata e caratterizzata dalla presenza di una zona di emergenza destinata al primo soccorso (elisuperficie) posta a ridosso della rete ferroviaria direttissima Firenze-Roma, ossia interessa una superficie priva dei caratteri di assoluta naturalità, per quanto circondata da territori di pregio”.
Respinti anche i rilievi sulla possibile interferenza con la vicina area di soccorso, a servizio della ferrovia, per atterragio di elicotteri. I giudici rilevano che Enav (l’Ente del volo) ha dichiarato che l’antenna “non costituisce ostacolo alla navigazione e ha espresso parere favorevole alla realizzazione dell’impianto”.
Per tutto ciò il collegio giudicante, composto dal presidente Manfredo Atzeni e dai consiglieri Raffaello Gismondi e Giovanni Ricchiuto, ha respinto il ricorso confermando la legittimità delle determinazioni del Comune di Bagno a Ripoli. La sentenza, pronunciata il 18 settembre scorso, è stata pubblicata in questi giorni.