La Soprintendenza si mette di traverso sui binari della tramvia per Bagno a Ripoli prima ancora che inizi la costruzione. Il soprintendete ai beni archeologici, culturali e paesaggio, Andrea Pessina, intervistato da La Nazione, afferma: “Ci sono molti problemi di carattere archeologico, che attendono di essere verificati con una serie di sondaggi nei prossimi giorni. Ma il punto più pesante è la richiesta di abbattere tutti gli alberi del viale Matteotti… E’ chiaro che non sono più gli alberi piantati dal Poggi, Sono comunque piante che ci restituiscono quel disegno di città”.
Le assicurazioni di reimpianto non lo convincono: “Si vorrebbero spostare gli attuali filari a una distanza diversa dalle case e questo modificherebbe l’aspetto del viale. Le piante, inoltre, vicino ai palazzi faticherebbero a crescere. Attualmente ci sono 10 metri fra i filari e i palazzi del viale. La proposta è ridurre la distanza dai palazzi a 6 metri e 70, in modo da allrgare la corsia centrale. Ma a nostro avviso la cosa non è possibile perché sui viali c’è un vincolo paesaggistoco del 1955. Appare evidente che la sostituzione degli alberi determinerà un aspetto del viale diverso”.
Il soprintendente afferma che in Conferenza dei servizi ha chiesto che gli vengano presentati dei rendering del progetto nei quali si veda l’effetto dello spostamento degli alberi verso i palazzi e che non spetta a lui indicare una soluzione alternativa. La “realizzazione-lampo”, come promesso dal sindaco Nardella, della linea 3.2 Piazza della Libertà – Bagno a Ripoli rischia già di deragliare.