La scuola Redi crescerà in altezza con l’aggiunta di un piano. L’annuncio, un po’ a sorpresa, arriva direttamente da un video nel quale il sindaco Francesco Casini fa il punto sullo stato dei lavori dopo un sopralluogo con l’impresa e i tecnici del Comune. Quasi al termine del filmato, girato davanti al cantiere della Redi, ma in campo stretto perché ancora la vista dell’ala ovest sventrata fa impressione, Casini lancia la notizia: “La struttura così modernizzata dai lavori importanti realizzati questa estate, permette addirittura di realizzare un ulteriore piano che ci permetterà di essere più rapidi per dare nuovi spazi per la segreteria o altri uffici e liberare l’attuale struttura per laboratori e attività didattiche”.
Non si precisa quando questo intervento per sopraelevare la Redi sarà finanziato e avviato. Va ricordato che il prossimo passo dovrebbe essere l’adeguamento sismico dell’ala ovest, quella dove attualmente si svolge l’attività scolastica, e che c’è sempre in ballo la promessa di ampliare (in largo e non in alto, in questo caso) la scuola con l’aggiunta di un auditorium. Comunque – assicura il sindaco – tutti i nuovi interventi saranno concordati con la direzione della Redi e gli organi scolastici.
Nel post il sindaco conferma che i lavori all’ala est della scuola termineranno entro la seconda metà di ottobre (questa l’ultima scadenza fissata dal cronoprogramma) e gli studenti potranno tornare a usufruire dei locali ristrutturati entro la fine di quel mese.
Questo il video postato dal sindaco Casini sulla sua pagina Facebook
si muove come il padrone di tutto, no come un cittadino al servizio della comunità
Caro Sig Zanella, ha proprio ragione, è con questa operazione si è creato un paracadute per quando i lavori non saranno finiti, e potrà addurre la scusa del piano nuovo non terminato . Che tristezza tra variante inutile, scuola non finita per l inizio anno scolastico e molte altre cose mal gestite…. Purtroppo ne facciamo le spese noi cittadini e il ns bel ( ancora per poco) territorio.
Mi fa piacere che ci sia qualcuno che pensa con la propria testa e non si beve tutto quello che ci viene propinato.
Ancora una volta siamo difronte ad un atto autocelebrativo, alla sua proclamazione.