
Rispetto, responsabilitĂ , relazioni, resilienza: sono i quattro valori fondamentali che l’International School of Florence, piĂą comunemente conosciuta come Scuola Americana di via del Carota, sbandiera sul proprio sito.Â
Ed è proprio per essere coerenti con quei valori che dovrebbe rinunciare al progetto di allargamento della sede, sventrando parte della valle di Rimezzano. L’esondazione del torrente che ha allagato Ponte a Ema la scorsa settimana, non è un campanello d’allarme, quello suonava da un pezzo, è la natura che grida “stop” nuove costruzioni.
Nell’intervista a QuiAntella (leggi qui) il sindaco Pignotti lo ha fatto capire con chiarezza. Il Rimezzano è straripato senza che nella valle sia stato costruito un solo centimetro quadrato di cemento. Figuriamoci se si può accettare un qualsiasi ampiamente della scuola. E se il progetto è contemplato dalle previsioni urbanistiche bisognerĂ cancellarle.

Ritengo che la Scuola Americana dovrebbe farlo autonomamente, prendendo atto della mutata situazione climatica.
Per rispetto di una comunitĂ che non vuole altro cemento in una valle ancora Incontaminata.
Per responsabilitĂ nei confronti di chi subirebbe ulteriori danni da un uso sconsiderato del territorio. A cominciare dall’oratorio di Santa Caterina che è stato invaso dalle acque del Rimezzano, fortunatamente senza gravi danni.
Per non incrinare le buone relazioni con le istituzioni che un eventuale contenzioso comporterebbe.Â
Per dimostrare, con l’esempio, che rispondere alle sfide e adattarsi ai cambiamenti, la resilienza che la Scuola vuole infondere ai propri allievi, non è uno solo uno slogan.
Rivedere le proprie scelte quando è evidente che porterebbero nocumento alla comunità sarebbe un atto di forza non di debolezza.
In tutti questi mesi in cui si discusso e polemizzato sul progetto di ampliamento della Scuola Americana, i diretti interessati hanno preferito mantenersi in silenzio.
Ma non sempre il silenzio è d’oro…
Complimenti x questo articolo đź‘Źđź‘Źđź‘Ź