Dopo lo shock da prolungamento imprevisto dei lavori (vedi articolo), alla scuola Redi si lavora per rendere il più normale possibile l’inizio dell’anno scolastico. Stamani la dirigente dell’Istitito comprensivo Caponnetto, professoressa Maria Luisa Rainaldi, ha fatto il punto della situazione con l’ingegner Andrea Focardi, responsabile dei lavori per il Comune. Nel pomeriggio è convocato il Consiglio di istituto.
Professoressa Rainaldi, l’attività didattica subirà un contraccolpo da questa situazione?
Stiamo lavorando perché questo non accada. Voglio tranquillizzare i genitori degli oltre 500 studenti iscritti alla Redi.
Il sindaco ha parlato di criticità da trsformare in opportunità.
Alla fine dei lavori avremo una scuola più sicura, ben venga anche un potenziamento della struttura. Ma il sacrificio in questo periodo ci sarà, la scuola va vissuta.
Il Comune ha appena varato una determina per l’acquisto degli arredi necessari al progetto “scuola senza aule” alla Granacci e alla Redi. Cioè, ogni classe non avrà più un’aula propria, ma sarà il docente ad avere un proprio “spazio attrezzato”, costruito sulla base di precise esigenze di insegnamento. Una spesa di circa 11mila euro per 100 tavoli componibili e 50 sedie.
Quello è un progetto che ha la scuola Granacci, noi alla Redi non possiamo permettercelo. Non abbiamo gli spazi suifficienti anche se il sindaco ci ha promesso due aule in più. La nostra sperimentazione punta sui laboratori, sul potenziamento dell’offerta informatica con il cablaggio della scuola. Arredi specifici servono anche a noi: in particolare banchi con le ruote che possono rendere variable l’assetto della singola classe, e monitor di ultima generazione. E’ un progetto che avevamo studiato già prima che ci capitasse questa tegola…
Come ha reagito il corpo docente a questo imprevisto?
Ringrazio i docenti e tutto il personale della scuola che si è subito messo a disposizione. Sono eroici. Hanno mostrato un grande spirito di servizio. Alcuni sono perfino tornati dalle ferie per liberare i container dove sarà trasferita la segreteria. Sono la vera forza di questa scuola.
C’è rapporto di collaborazione col Comune?
Bisogna andare oltre la polemica. La conflittualità non fa bene alla scuola. Io preferisco interagire con la parte tecnica che con quella politica, è più facile.
Una volta terminati i lavori di adeguamento antisismico resteranno i problemi di spazio ormai noti.
La struttura è obsoleta. Vorrei poter parlare di un progetto per tutta l’area, sfruttando anche i locali della biblioteca, la possibilità di avere un auditorium. Mi piacerebbe che la zona fosse trasformata in stile campus universitario.
Un sogno…
Sì, forse un sogno.