E alla fine il dottore Alberto Acanfora, stimato ortopedico, candidato sindaco per il centro destra a Bagno a Ripoli, rimase solo dietro al tavolone allestito nella sala della Biblioteca comunale di Ponte a Niccheri. Alla sua presentazione come sfidante del sindaco Francesco Casini, ieri pomeriggio (giovedì 11 aprile) non si è presentato nessuno dei vertici dei tre partiti che lo sostengono, come annunciato nell’invito alla cittadinanza. Assenti i responsabili locali di Forza Italia, il partito a cui Acanfora appartiene. Il segretario fiorentino della Lega, Alessandro Scipioni, ha inviato un messaggio di incoraggiamento. Nessuna traccia di Fratelli d’Italia. Fra l’altro questi due partiti non sono neanche presenti nel simbolo della lista che sostiene Acanfora, all’interno del quale ci sono i loghi di Forza italia, Udc e della lista civica “E’ ora di cambiare” di ispirazione cattolica. La Lega presenterà una sua lista autonoma in appoggio ad Acanfora, Fratelli d’Italia non ha ancora deciso se correre o no.
Così il candidato sindaco del centrodestra è stato costretto ad una presentazione “fai da te”, distribuendo alla stampa il suo curriculum (formato europeo, come quelli che ci portano ai colloqui di lavoro), fino a quando il consigliere comunale uscente Massimo Mari (che non si ripresenta) e l’ex consigliere Marco Manzoli (candidato in lista) si sono seduti al suo fianco come due angeli custodi.
Acanfora ha ricordato le sue origini ripolesi che risalgono al babbo, la frequentazione delle scuole locali, la sua attività di medico che gli permette di “essere a contatto con le persone, con i loro problemi, non solo fisici, da risolvere”. Il suo modello di riferimento è il sindaco santo Giorgio La Pira; “Un grande visionario, perché un sindaco deve avere la visione del futuro e non andare avanti, come viene fatto ora, con rattoppi”.
“Se diventerò sindaco di Bagno a Ripoli – annuncia Acanfora – ho già concordato con Ubaldo Bocci, candidato sindaco del centrodestra a Firenze, un incontro per organizzare una geografia politica e infrastrutturale su grandi temi comuni come tramvia, sicurezza, destinazione delle Gualchiere”. Il punto forte del programma di Acanfora è aumentare la sicurezza con la creazione di una Polizia municipale notturna “organizzata e regolata in modo separato dal corpo di Polizia municipale diurno e alle dirette dipendenze del sindaco”. Questi agenti avrebbero – si legge testualmente nella bozza di progetto consegnato alla stampa – “il compito di controllare nelle ore notturne 11-5 il territorio del comune di Firenze (centro + periferie) al fine di assicurare una libera e civile fruizione da parte degli abitanti contrastando e rimuovendo tutti gli atteggiamenti illeciti e disturbanti questa libera e civile fruizione”. Per costituire questo nuovo corpo verrebbero fatte assunzioni in base a requisiti psico-fisici quali “cultura di base specifica elevata, robustezza mentale e fisica, conoscenza del territorio”. I compiti dovranno essere specificati in un protocollo d’intesa con Questura e Prefettura “per evitare o contenere interventi impropri della magistratura nei confronti dei vigili urbani notturni”.
Altri impegni programmatici: meno burocrazia; progetto tramvia da modificare (prolungamento fino a Quarto, via il deposito al Pino e il capolinea in via Granacci); revisione della raccolta rifiuti porta a porta (costo elevato e servizio scadente); meno soldi per le telecamere (inutili) e dotazione di manganello è spray al peperoncino per i vigili; più attenzione alle esigenze di ampliamento delle piccole imprese.
Inoltre, aggiunge Acanfora, “ci sono troppi giochi e affari da chi ha il controllo del territorio”.
Può essere più preciso?
“Nel nostro territorio lavorano sempre i soliti, sono 4 o 5 imprese. E anche sempre i soliti architetti”.
Nomi di imprese e professionisti?
“Preferisco non farli”.
Quindi, secondo lei, il Comune ha fatto degli atti per favorire qualcuno a danno di altri?
“Beh, no. Non dico questo. Qualche impresa è agevolata perché conosce il territorio”.
Interviene a sostegno il consigliere Mari: “Non ci sono illeciti, basta mettere nel bando di gara di un appalto che l’impresa deve, per esempio, avere come requisito di essere nel comune di Bagno a Ripoli da vent’anni”.
Mai letto clausole simili nei bandi degli appalti.
“CI sono, ci sono, Ha letto con poca attenzione”.
Allora non avrà difficoltà a mostrarmi uno di questi bandi. Resto in attesa…
Selfie finali con gli otto presenti in sala e appuntamento alla presentazione della lista dei candidati, ancora non ultimata.