Tre soldati della polizia tedesca fermano Bartali mentre in bicicletta percorre via del Cerreto, strada di campagna tra Balatro e Lappeggi. E’ successo ieri mattina ma è solo una scena del docu-film “Firenze l’abbiamo liberata noi” ideato e diretto dall’antellese Andrea Trambusti. Il film, basato sulle testimonianze del partigiano antellese Sergio Pinzauti, detto Lotar, ricostruisce il passaggio del fronte durante la Seconda Guerra Mondiale nel territorio di Bagno a Ripoli.
“Si alternato episodi storici ricostruiti e interviste – spiega Trambusti, sceneggiatore e capo progetto – Non c’è la classica trama con dei personaggi. Lo scopo è mantenere la memoria di cosa è accaduto per le giovani generazioni. Per qeusto un messaggio sarà letto da Cristian, 12 anni, presente qui sul nostro set per seguire le riprese”.
Le scene girate ieri vedono Bartali (Giacomo Ugolini) in maglia gialla con il nome scritto sulla schiena percorerre via del Cerreto e arrivare ad un posto di controllo della polizia tedesca. Fra i tre soldati (Enrico Maestrelli, Alberto Peruzzi Giacomo Stella dell’associazione di rievocazione storica “La croce di ferro”) c’è un ex ciclista. Vedendo il documento di identità di Bartali, lo riconosce come il campione. I due scambiano qualche parola e Bartali, con i messaggi per la Resistenza nascosti nella canna della bicicletta, viene lasciato passare senza problemi.
Il docu-film avrebbe dovuto essere terminato quest’anno ma a causa dell’emergenza Covid le riprese si sono dovute interrompere. Ora l’uscita è prevista entro la prossima estate.
Il “posto di blocco” presidiato dai soldati tedeschi in mezzo a via del Cerreto ha suscitato la curiosità di chi si è trovato a passare di lì, la domenica la strada è meta di passeggiate. A qualche automobilista è stato chiesto di fare retromarcia per evitare di finire davanti alla macchina da presa. Di fronte a divise marziali e fucili spianati nessuno ha fatto obiezioni.