Il cimitero di San Martino ai Cipressi, sopra Grassina, passa completamete in proprietà al Comune di Bagno a Ripoli, lo ha deliberao la giunta il 3 maggio scorso, accettando la cessione gratuita da parte della Parrocchia di San Martino che ne era proprietaria. L’atto è stato firmato nei giorni scorsi dal sindaco Francesco Casini e dal parroco don Umberto Cavini.
Viene così portato a compimeno un lungo iter iniziato dieci anni fa, nel 2008. Il Comune diventa proprietario di un’area di circa 390 metri quadri sulla quale insistono 610 colombari ed un numero indeterminato di ossarini occupati. Già da tempo la gestione delle tumulazioni era condotta sotto la vigilanza dall’Amministrazione comunale che gestisce l’intero complesso cimiteriale. La struttura è in cattivo stato di manutenzione e necessita di urgenti interventi di manutenzione straordinaria al fine di garantire la pubblica incolumità e la tutela dell’accessibilità. Il bene è comunque suscettibile di produrre reddito conseguentemente alle attese future nuove concessioni cimiteriali dei loculi che si renderanno disponibili dopo la prevista ristrutturazione.
La porzione del cimitero che viene trasferita al Comune è costituita dall’area da molti anni interdetta al pubblico, comprendente i colombari ed un numero indeterminato di ossarini, quasi interamente occupati da salme tumulate presumibilmente fra 1930 e 1999. Si tratta della zona più antica del cimitero, tuttora inaccessibile; in particolare la copertura della porzione posizionata a destra guardando il prospetto principale, è parzialmente crollata. Il manto ed alcuni elementi strutturali sono pericolanti. La cappella posta al margine nord ha parte della copertura ammalorata. Le problematiche statiche che hanno generato tale situazione, sono dovute ad un diffuso invecchiamento e degrado del materiale ligneo presente che, a causa di continue e prolungate infiltrazioni di acqua, ha ceduto determinando la caduta del manto in laterizio soprastante.
Ai fini del recupero all’uso delle strutture inagibili, l’Amministrazione ha previsto un primo intervento sulla copertura e a una prima manutenzione della cappella centrale e della porzione dei colombari posti sulla destra che presentano condizioni più critiche, per poi, in un secondo tempo, intervenire sull’altra parte della struttura interessata dalla manutenzione straordinaria. La prima fase dei lavori già programmati per 95.000 euro comprende solo l’iniziale approntamento di ponteggi e opere provvisionali volte alla sicurezza del cantiere, con il calo a terra delle lapidi più pericolanti, lo smontaggio della copertura, la realizzazione di nuove strutture orizzontali, il rifacimento delle coperture, il loro adeguamento strutturale. Il programma triennale dei lavori pubblici prevede poi un ulteriore intervento per 150.000 euro con il completamento del recupero e la messa in sicurezza della parte interrata.
“Adesso avanti con i lavori di ristrutturazione, a partire dal rifacimento del tetto. Il cantiere si aprirà a settembre, c’è già un primo stanziamento di 100mila euro e nei mesi successivi si aggiungeranno altre risorse. Qui sì che si scrive la storia”, ha scritto con un pizzico di enfasi il sindaco Casini sul suo profilo Facebook.