Sono stati sufficienti cinque minuti scarsi di appostamento per scattare le foto di ben sei attraversamenti pirata di via dell’Antella. Accade quotidianamente a tutte le ore del giorno e anche la sera, quando il buio raddoppia il rischio. Da quando è stato chiuso il passaggio centrale verso l’ospedale dell’Annunziata per i lavori del nuovo pronto soccorso, c’è chi non si rassegna a fare dieci metri in più ed usare il semaforo. Aitanti giovanotti e anziani traballanti, donne con bambini per la mano, perfino qualche paziente claudicante con passo da bradipo si tuffano indomiti nel via vai delle auto per rispparmiare quattro passi.
Il flusso di attraversamento avviene in coincidenza con il nuovo percorso pedonale di ingresso all’ospedale. In pratica, venendo dall’Antella, pochi metri prima del semaforo a chiamata (poco dopo il semaforo provenendo da Ponte a Niccheri). Proprio lì, per un breve perido, era stato disegnato in modo scellerato un attraversamento pedonale provvisiorio. Ma da tempo quelle strisce sono state cancellate, anche se ne rimane un’ingannevole traccia che, evidentemente, invoglia alla trasgressione: “Se si poteva attraversare prima, forse lo si può fare ancora”.
Gli automobilisti, che a causa del lungo rettilineo talvolta hanno il piede un tantino pesante sull’acceleratore, si trovano questi pedoni kamikaze davanti all’improvviso. Il rischio che prima o poi accada qualcosa di grave andrebbe scongiurato. Purtroppo nessun invito al buon senso e al rispetto del codice della strada riesce ad innestarsi nelle zucche di chi vuole riparmiare un pungno di secondi anche a costo di rimetterci la vita. E allora, siccome lo Stato (che sia Asl o Comune non fa differenza) deve tutelare anche gli avventati, forse sarebbe il caso di mettere una ringhiera lungo il marciapide che ne renda quanto meno problematico lo scavalcamento. Anche se, sicuramente, assisteremo a qualche genio che aggiungerà al tentativo di scatto da centometrista anche quello di salto a ostacoli.