Bagno a Ripoli – Sidney andata e ritorno. Più precisamente dalla scuola secondaria di primo grado Redi, dell’Istituto Comprensivo Caponnetto di Ponte a Niccheri, al convegno mondiale della matematica svoltosi in Australia nel luglio scorso, fino al Consiglio regionale della Toscana, dove oggi è stato presentato il progetto di ricerca interdisciplinare sulla didattica della matematica.
Protagonista la scuola Redi di Ponte a Niccheri grazie al progetto innovativo basato sui metodi di calcolo, abachi e giochi matematici usati alla corte di Lorenzo il Magnifico e nelle botteghe dei mercanti fiorentini dell’epoca, che sono stati riscoperti e utilizzati nell’era dell’iper-connessione digitale e dell’intelligenza artificiale per risolvere complessi problemi ed equazioni matematiche (vedi articolo).
A fare da ambasciatrici al prestigioso appuntamento sono state le professoresse Laura Isolani e Barbara Cennini, ideatrici dell’iniziativa con al collaborazione del professor Attilio Ferrini. Le docenti ripolesi – grazie al contributo del Consiglio regionale della Toscana e del Comune di Bagno a Ripoli – dopo aver affrontato la platea internazionale, hanno illustrato anche a palazzo del Pegaso i meccanismi del progetto, che prende spunto dal “Trattato di Aritmetica” di Filippo Calandri e dal “Tractato d’Abbacho” di PierMaria Calandri, maestri d’abaco fiorentino e fondatori delle scuole d’abaco, che rivoluzionarono la matematica aprendo le strade ai metodi di calcolo moderni.
Come spiegato nel corso della conferenza stampa a palazzo del Pegaso, siamo di fronte ad un modello didattico, a metà tra studio e gioco, capace di fare imparare ma anche di far divertire che ha attirato l’attenzione internazionale, fin oltre oceano.
Durante gli ultimi due anni scolastici gli studenti di alcune classi della “Redi” non solo hanno costruito abachi come veri fiorentini del Rinascimento, risolvendo calcoli e sperimentando antichi giochi matematici, ma hanno anche visitato nel centro di Firenze vecchie scuole d’abaco, per concludere con una festa, tra studenti e professori, rigorosamente in abiti rinascimentali.
“Ci tengo a mettere in luce due aspetti in particolare di questa esperienza. Da un lato l’impegno del corpo docente nell’ottenere determinati risultati attraverso un modello didattico del tutto nuovo, che supera la lezione frontale con un approccio interdisciplinare. Dall’altro la volontà di attivare una serie di relazioni con importanti realtà internazionali. Ringraziamo le istituzioni per aver creduto nella valenza didattica di questo progetto”, ha detto la dirigente dell’Istituto comprensivo “Caponnetto” Maria Luisa Rainaldi.
“Sono particolarmente felice di essere qui stamani a presentare questa iniziativa che abbiamo sostenuto con convinzione come Consiglio regionale, insieme al Comune di Bagno a Ripoli, e che ha visto una scuola toscana diventare protagonista e, ‘pioniera’ a livello internazionale, partendo dal nostro passato ma provando a declinarlo nel presente e a proiettarlo nel futuro”, ha commentato Antonio Mazzeo, presidente dell’Assemblea toscana.
“Per tutti noi e per il nostro Comune è motivo di grande orgoglio che la scuola ‘Redi’ sia stata selezionata per partecipare al più importante convegno di matematica al mondo. È un’ulteriore prova dell’alto livello didattico che la scuola, con i suoi docenti, offre agli alunni – hanno affermato il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti e l’assessore all’istruzione Francesco Conti -. Crediamo fortemente nell’importanza di un rapporto di collaborazione stretto e costante con i nostri istituti scolastici; è lì che crescono e diventano cittadini adulti e consapevoli i giovani ripolesi. A maggior ragione quando una delle nostre scuole viene invitata, come unica in Italia, a partecipare ad un convegno così importante, ed è per noi naturale e fondamentale starle accanto e sostenerla nel permettergli di sviluppare i suoi progetti”.
L’interesse riscosso in Australia si è tradotto in una richiesta precisa: una dimostrazione pratica delle attività svolte in classe. E le docenti, tornate da Sydney, hanno subito avviato un nuovo progetto attraverso una collaborazione con la professoressa Maria Carmela Andò dell’istituto Giuseppe Melodia di Noto, in Sicilia, con protagonista Archimede. “Siamo convinte – hanno affermato Isolani e Cennini – che solo un metodo didattico non nozionistico che ricostruisca il percorso e il contesto storico di alcune scoperte, in questo caso matematiche, sia efficace e coinvolgente per gli alunni. Lavorare con un approccio interdisciplinare che coinvolga altre materie come tecnologia, arte, storia e teatro consente una crescita al team lavoro e un grande stimolo per i ragazzi”.
Credo sia un’esperienza da espandere e mettere a regime come specificità formativa dell’istituto Capo netto -una volta terminata e superata la fase di sperimentazione-. L’insegnamento del metodo scientifico è fondamentale. Deve partire con proposte già in età prescolare. Un istituto comprensivo può permettersi progetti di lunga gettata. Complimenti! Aspettiamo con fiducia e trepidazione. Gabriella Mazzoni