E’ la ripolese Ge-Group, che ha sede a Ponte a Ema in via di Campigliano, la società che ha sottoscritto il preliminare d’acquisto dell’immobile ex Bekaert di Figline Valdarno.
I rappresentanti di Ge-Group Srl hanno incontrato ieri, 4 agosto, istituzioni e sindacati “raccogliendo l’appello della Regione e delle parti sociali – si afferma in una nota dell’azienda – nel riassumere il personale licenziato dalla Bekaert e tutt’ora senza impiego”.
Ge-Group – si legge sul sito dell’azienda di Franco Parma – è un’azienda leader nel campo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili ed è operante nel settore da oltre dieci anni. L’azienda è specializzata nell’impiantistica termica aziendale e residenziale.
Al momento non filtra alcun dettaglio specifico sul progetto che, afferma l’azienda, sarà presentato in un incontro pubblico. Lo scopo dell’acquisto è “creare una nuova economia circolare all’interno di una comunità energetica autosufficiente creando nuovi processi e innovazione per il futuro”.
“La società Ge-Group ha il ruolo di sviluppare tutte le condizioni autorizzative economiche, finanziarie e progettuali per dare vita al primo progetto di economia circolare totalmente autosufficiente in Italia” – si afferma in una nota. Il progetto, si aggiunge, sarà “in partecipazione con diverse società di eccellenza” e sarà presentato in un “confronto pubblico su tutti i dettagli”; nei prossimo giorni l’azienda avvierà la due diligence per le dovute verifiche.
La Bekaert annunciò la chiusura della fabbrica di Figline Valdarno nel giugno 2018, quando vi lavoravano 318 dipendenti: i tentativi di reindustrializzazione, durati circa tre anni, sono andati a vuoto. Nel 2021 l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per gli oltre cento lavoratori ancora in forza all’azienda.
Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente Giani, ha definito l’incontro di ieri proficuo. Particolare soddisfazione da parte del consigliere per il fatto che l’azienda ha accolto la richiesta di procedere innanzitutto all’assunzione dei lavoratori ex Bekaert rimasti senza occupazione – attualmente 26 – e di quelli che hanno un’occupazione ma a tempo determinato.