La felicità è solo una realtà virtuale. Nel mondo reale puoi riuscire ad afferrarla per un momento, ma poi si dà alla fuga per indurre un estenuante inseguimento senza fine. Sembra dire questo l’adattamento de “L’uccellino azzurro”, di Maurice Maeterlinck, poeta e drammaturgo belga, che il direttore del Teatro comunale di Antella, Riccardo Massai, mette in scena da stasera a domenica con la propria regia.
Sul palco il protagonista indossa visori da videogioco che gli permettono di viaggiare nel passato e nel futuro alla ricerca dell’uccellino azzurro portatore di felicità. In questo sogno-esplorazione è accompagnato da un cane fedele e da una gatta traditrice, due piccoli robot (efficace sottolineatura dell’ambiente virtuale) che, sapientemente manovrati, sul palco si muovono e interagiscono fra loro e con il protagonista.
Intensa l’interpretazione di Carlo Gambaro, il bambino Tytyl (orfano per ragioni di spazio teatrale del fratello Mytyl) alla ricerca dell’uccellino azzurro. Suggestive le scenografie, in particolare quella delle gioie nella loro onirica semplicità. Azzeccato il ricorso a voci note (su tutte quella di Drusilla Foer, la Notte) per i tanti personaggi che si alternano sul palcoscenico.
Interpreti: Maria Laura Caselli, Carlo Gambaro, Isabella Quaia, Simone Ticci e in voce (in ordine di ascolto) Silvia Guidi, Marco Toloni, Simone Rovida, Gianna Giachetti, Aurelio Pierucci, Drusilla Foer, Duccio Barlucchi, Daniela Morozzi, Gianni Andrei, Monica Demuru, Lucia Poli, Alessandro Benvenuti e Sandro Lombardi.
Da oggi, giovedì 16, a sabato 18 marzo (ore 21); domenica 19 marzo (ore 17) al Teatro Comunale di Antella (via di Montisoni). Durata: circa un’ora. Lo spettacolo è prodotto da Archètipo.
Biglietto 14 euro intero, 12 euro ridotto.