Si è riaccesa improvvisa la polemica sulle potature degli alberi dopo l’intervento in via Machiavelli, a Grassina. Sotto accusa il metodo della capitozzatura, già usato (e criticato) l’anno scorso per le piante sul tratto di via Chiantigiana che da Ponte a Niccheri accompagna l’ngresso a Grassina. “Il comune di Bagno a Ripoli commissiona ancora la mutilazione/capitozzatura come potatura delle alberature pubbliche dimostrando l’incompetenza dei tecnici e dipendenti comunali – si legge sulla pagina Facebook “Manutentori del verde nazionale”- Questa pratica obsoleta, è scientificamente dimostrato, invece di diminuire i costi di gestione delle alberature, le aumenta aumentando anche i rischi per la cittadinanza. Dai tagli troppo grandi non cicatrizzabili dalla pianta, entrano patogeni come le carie minando drasticamente la stabilità della pianta. Ancora: dai tagli ricacciano numerosi rami lunghi e sottili (scopazzi) i quali, sotto il peso della neve e/o del vento, rischiano di rompersi ed essere un pericolo per i cittadini. Tutto questo diminuisce sensibilmente la durata di vita delle piante le quali devono essere abbattute anticipatamente creando dei costi elevati per il Comune e quindi per la cittadinanza”. Concordi con la critica anche alcuni membri della Commissione comunale agricoltura. E anche il professor Francesco Ferrini, docente al Dipartimento di Scienze produzioni agroalimentari e dell’ambiente dell’Università di Firenze, si mostra contrariato da questo metodo di potatura.
Difende la scelta l’assessore all’ambiente Enrico Minelli: “Prima della potatura è stato fatto un sopralluogo con un nostro consulente forestale, il quale ci ha consigliato di eliminare le parti malate degli alberi e così è stato fatto per poterli recuperare. Sono state potate solo le piante malate. Altrimenti le potature sarebbero state fatte in modo molto meno invasivo, come avviene normalmente”. Insomma la “capitozzatura” come tentativo estremo prima di un abbattimento. “Ci sono altri pini e cedri malati per i quali stiamo aspettando la relazione della Forestale che probabilmente ne prescriverà l’abbattimento – aggiunge l’assessore Minelli – Nel medesimo giardino sono già stati piantati otto alberi nuovi per compensare i probabili abbattimenti. Queste ripiantumazioni si aggiungono agli oltre cento alberi che stiamo piantando in tutto il territorio comunale”.