L’Azienda Usl Toscana Centro replica alle accuse della Rsu dell’ospedale S.M. Annunziata con la proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori del comparto operatorio (vedi articolo).
“D’intesa con la Regione – afferma la Usl Toscana Centro -, si è intrapreso un piano occupazionale di potenziamento teso all’abbattimento delle liste d’attesa e per ridurre il ricorso alla produttività aggiuntiva, che per inciso prevede l’adesione volontaria e retribuita secondo un tariffario concordato con le organizzazioni sindacali sia del comparto che della dirigenza”.
“Venendo alle dotazioni presenti sulle sale operatorie dell’ospedale Santa Maria Annunziata – continua la nota della Usl – è importante precisare che le risorse presenti nel 2019 sono passate da 33 infermieri e 6 Oss a 41 infermieri e 11 OSS nel 2023 con un aumento rispettivo del 30% e del 90%. A tal proposito risulta sorprendente la critica mossa in questi giorni su questo tema, tenuto anche conto che le 4 risorse infermieristiche in formazione, inseriti tra dicembre e gennaio, concluderanno il percorso nel prossimo mese di aprile. Preme evidenziare per la tranquillità della cittadinanza che la presenza notturna degli Oss non influenza la qualità e la quantità delle prestazioni e non è in alcun modo associabile alla composizione della lista d’attesa”.
“Altrettanto stupore desta la pregiudizialità della richiesta di revisione dell’organizzazione da discutere con l’Azienda rispetto alla ripresa delle normali attività – afferma la Usl -, dal momento che il tavolo tecnico sull’argomento già avviato nel 2019 e decaduto con la nomina della nuova RSU è stato più volte sollecitato dall’Azienda senza risposta riguardo ai nominativi dei componenti delle organizzazioni sindacali. Nell’incontro con la Rsu del 7 marzo svoltosi in presenza dei delegati che rivediamo ritratti in fotografia, l’Azienda ha richiesto l’esplicitazione delle motivazioni che non sono state fornite perché si doveva attendere l’assemblea per recepire le richieste dei lavoratori”.
“Infine – conclude la nota – spiace leggere che la sospensione dell’attività aggiuntiva non impatta sulle casistiche oncologiche quando il direttore del Skin Cancer Center e della Chirurgia plastica e ricostruttiva afferma che: ‘relativamente alla struttura da me diretta stanno saltando 2 sedute settimanali su 6, entrambe oncologiche, una in produttività aggiuntiva il lunedì pomeriggio autorizzata per abbattimento lista di attesa tumori cutanei, una in istituzionale oncologica il martedì mattina’. A ciò sta provvedendo comunque l’Asl”.