La disponibilità a candidarsi a sindaco di Bagno a Ripoli dell’assessore Francesco Pignotti (vedi articolo), incassa la “benedizione” di Italia Viva, seppur condizionata.
“Al momento nel Pd ripolese si è configurata una doppia disponibilità alla candidatura a sindaco – afferma Corso Petruzzi, coordinatore di Iv -. La posizione più vicina alle nostre idee è quella che ha espresso il nome di Francesco Pignotti. Del resto Pignotti è stato in questi anni un giovane formato nelle fila del sindaco Casini che fin dall’inizio della legislatura gli ha affidato deleghe strategiche come assessore. Sicuramente ci garantisce quella continuità con il lavoro del sindaco Casini che in questi anni ha reso Bagno a Ripoli un punto di riferimento a livello metropolitano. All’opposto, la candidatura di Franco Pestelli che fin da subito si è posto in netto contrasto e opposizione alla linea portata avanti dal sindaco, riporta indietro di venti anni le lancette dell’orologio e non può essere condivisa a livello di coalizione”.
“Lo scenario che si aprirà e la definitiva espressione del Pd sulla candidatura a sindaco sarà determinante per individuare il percorso di coalizione – aggiunge Petruzzi -. In ogni caso anche per Pignotti, il nostro appoggio non può essere scontato ma basato sui reali programmi che devono guardare avanti e non indietro. Partendo dal presupposto che nessuna forza politica, in questa fase storica, è autosufficiente per vincere, Italia Viva è pronta al dialogo ma a patto che vi sia una proposta realmente riformista”.
“Ad oggi – conclude Petruzzi – stiamo vedendo solo una moltitudine di accordi sotto banco. Noi vogliamo invece interlocutori che parlano chiaro e giocano a carte scoperte. Se così non sarà vi sarà una candidatura esterna non solo di Italia Viva, ma di un’ampia area riformista e civica”.
Il vero politichese che non vuol dire niente. Cosa significa andare avanti e non indietro di venti anni? Ce lo potete sostanziare questo concetto? Cosa vuol dire essere riformisti? A quali forme ci si riferisce? Un articolo così insipiente non lo leggevo da tanto tempo.
Beatrice Bensi