Un docufilm sul Covid, “Io resto” del regista Michele Aiello, girato tra le corsie di un ospedale durante i mesi del primo lockdown. E una raccolta fondi per realizzare una targa in memoria di chi il virus si è portato via. Sono il cuore dell’iniziativa in programma mercoledì 22 dicembre alle 21.00 al Circolo ricreativo culturale di Antella.
Una serata benefica nata da un’idea di Francesca Frigieri e Fiorenza Percopo, rispettivamente responsabile medica e infermiera del reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri, realizzata in collaborazione con il Comune di Bagno a Ripoli e la Fondazione dell’ospedale Santa Maria Annunziata Osma Onlus.
Ai partecipanti sarà richiesta un’offerta minima di 5 euro, chi non potrà essere presente alla serata e vorrà comunque dare il proprio contributo potrà lasciare l’offerta al Crc Antella entro il 24 dicembre. La targa in ricordo delle vittime del Covid sarà poi posizionata nel nuovo ingresso dell’ospedale Santa Maria Annunziata, in corso di riqualificazione, una volta che sarà inaugurato. Alla proiezione del film, della durata di 81 minuti e distribuito da ZaLab Fil, saranno presenti il regista, le ideatrici dell’iniziativa, i rappresentanti della Osma Onlus, il sindaco Francesco Casini e l’assessora al sociale Eleonora Francois.
Il documentario, il primo ad aver ripreso la vita di un ospedale in epoca Covid, è stato girato nella primavera 2020 nei reparti degli Spedali Civili di Brescia in prima linea contro il virus. Le immagini mostrano il fardello emotivo e la gentilezza nei rapporti tra pazienti e personale sanitario, l’instaurarsi di nuove relazioni tra degenti e operatori, l’isolamento forzato dei malati. Il tutto con una dimensione intima, lontana dal voyeurismo, dall’apologia dell’eroismo e da un’angosciosa rappresentazione mediatica del dolore.
“Abbiamo accolto da subito con grande favore l’idea delle dottoresse Frigieri e Percopo – spiegano il sindaco Casini e l’assessora Francois -. Il film racconta un pezzo di storia collettiva che ci riguarda tutti, le dinamiche vissute dentro un ospedale che potrebbe essere il nostro, quello di Ponte a Niccheri, divenuto fin da inizio emergenza un punto di riferimento per i pazienti Covid, così come il dolore per chi è stato portato via dal virus senza nemmeno il conforto dei propri cari. La targa per le vittime che troverà casa all’Annunziata conserverà memoria anche dei nostri concittadini strappati alla vita dal Covid. E dopo l’iniziativa del 22, vorremmo mostrare il documentario di Aiello, che ringraziamo per la sua presenza, anche ai ragazzi delle nostre scuole superiori”.
Entrata libera fino a esaurimento posti previa esibizione di Green Pass.