Una prova affrontata con coraggio e responsabilità, spesso accompagnata dal sorriso di infermieri vestiti da clown e da pirati, da caramelle e palloncini per far sentire a proprio agio i più piccoli. Con la pandemia, il momento del tampone anti-Covid è entrato a far parte della quotidianità per la quasi totalità degli studenti ripolesi: dal mese di gennaio, lo screening di prevenzione con tamponi a tappeto messo in campo dal Comune grazie al supporto di Fondazione CR Firenze e da Menarini Diagnostics, ed eseguito dalle associazioni di volontariato del territorio, ha portato in più fasi all’esecuzione (finora) di oltre 8mila test rapidi a circa 2.600 alunni ripolesi dalla scuola dell’infanzia alle medie e al personale scolastico. Una campagna di monitoraggio pensata e realizzata da tutti i soggetti coinvolti per garantire la scuola in presenza in piena sicurezza.
Da questa esperienza senza precedenti, la Misericordia di Antella, che ha gestito insieme con la Croce Rossa di Bagno a Ripoli e la Fratellanza Popolare di Grassina la campagna dei tamponi nelle scuole, si è fatta promotrice dell’iniziativa “Io e il tampone – gli alunni di Bagno a Ripoli raccontano l’esperienza del tampone nell’epoca della pandemia mondiale”. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Comune e gli istituti comprensivi Caponnetto e Mattei, ha l’obiettivo di far documentare e raccontare questo momento storico, e in particolare la prova del tampone, agli alunni che l’hanno vissuta in prima persona, attraverso testimonianze come elaborati, disegni, racconti, pensieri, interviste, foto, video e ogni forma espressiva a cui i bambini vorranno ricorrere.
L’adesione da parte delle scuole è già molto alta ed entro la metà di maggio gli alunni dovranno consegnare i propri elaborati. L’obiettivo è organizzare una pubblica esposizione di tutto il materiale prodotto intorno alla fine dell’anno scolastico, compatibilmente con l’evolversi della situazione pandemica.
“I nostri bambini – dichiarano il sindaco Francesco Casini e l’assessore alla scuola Francesco Pignotti – hanno pagato un prezzo altissimo per colpa della pandemia. Durante il lockdown hanno dovuto rinunciare alla scuola in presenza, ai loro compagni di classe e agli insegnanti, ad una routine in classe che per loro significa socializzazione, formazione, gioco e crescita. Riportare i bambini in classe quanto prima e in totale sicurezza è stata ed è tuttora la priorità. In questo, lo screening con i tamponi è stata un’arma fondamentale e ringraziamo tutti coloro che ci hanno permesso di realizzarlo: chi ha donato i tamponi come la Fondazione CR Firenze e Menarini Diagnostics, e gli infermieri e i volontari delle associazioni che li hanno eseguiti. Oggi la parola spetta ai veri protagonisti di questa operazione di salute pubblica senza precedenti, le bambine e i bambini che si sono sottoposti al test. Chiediamo loro di raccontarci come hanno vissuto la prova del tampone, un momento delicato, certo non piacevole. Ma che tutti, dai più piccoli fino agli alunni delle medie, hanno vissuto con grande coraggio e con grande consapevolezza: il tampone è stato ed è un alleato prezioso per combattere il virus e per poter tornare in classe”.
“Tutto è nato grazie al nostro confratello Franco Mariani – evidenzia il governatore della Misericordia dell’Antella, Paolo Nencioni -, che impegnato a documentare con foto e video l’attività dei tamponi portata avanti dai nostri volontari è rimasto colpito da come i più piccoli, i bambini dell’asilo, hanno affrontato in modo naturale e senza troppe ‘difficolta’, quello che poteva essere anche un’esperienza traumatica. Una esperienza personale, che però fa parte di una esperienza storica che ha coinvolto tutti, e che sarà raccontata attraverso gli occhi dei bambini e dei ragazzi, nei modi che solo loro sanno fare. Da qui l’idea di farci promotori di un progetto che coinvolga tutti i soggetti interessati, anche grazie all’aiuto delle maestre e degli insegnanti. Da parte nostra abbiamo messo tutta la nostra buona volontà assieme a caramelle e palloncini, ma soprattutto abbiamo messo in gioco la dolcezza dei nostri infermieri e dei volontari…tutto è riuscito bene anche grazie a loro”.
“Il nostro Comitato – sottolinea il presidente della Croce Rossa di Bagno a Ripoli, Francesco Pasquinucci – ha aderito con entusiasmo alla campagna di screening nelle scuole promossa dall’amministrazione comunale. Un’iniziativa di valore primario nell’ambito del terribile pandemia che sta condizionando l’intero pianeta. Tutto si è svolto al meglio, grazie alla umanità e professionalità dei volontari, dei medici, ma anche alla disponibilità dell’istituto scolastici e degli stessi bambini e ragazzi, che hanno dimostrato una coscienza e una maturità notevoli. Abbiamo posto particolare attenzione alle modalità utilizzate per eseguire i tamponi, soprattutto sui bambini più piccoli, quelli delle scuole dell’infanzia. Infatti fin dall’inizio ci siamo domandati come avrebbero vissuto l’esame che, pur non essendo invasivo, date le circostanze (tute protettive, mascherine, etc) avrebbe potuto intimorire i più piccoli. Proprio per questo sono stati ingaggiati i Clown della CRI, la Banda dei Nasi Rossi, che, con i loro modi gentili e divertenti, hanno alleggerito l’esame rendendolo a prova di paura”.
“Nell’aderire all’iniziativa – evidenzia il presidente della Fratellanza Popolare e Croce d’Oro di Grassina, Michele Cotugno – sottolineo un momento per noi speciale ‘Il tampone, la hola, e l’abbraccio’ ovvero come far superare l’empasse del tampone ai bambini della scuola primaria. Non servono formule magiche ma piccoli gesti coinvolgenti. Ad ogni classe della scuola Marconi è stato proposto, in fase di preparazione iniziale, quando i bambini in cerchio ascoltavano le indicazioni degli infermieri, di affacciarsi alla porta della stanza di lavoro a fine seduta, nel momento in cui la loro maestra era sottoposta a tampone. In quel preciso istante, tutti i bambini, mani protese i avanti, avrebbero cantato il classico Ohhhhhhhhlè alla maestra e, se tutti negativi, sciogliersi in un abbraccio collettivo. E così è stato. L’attesa per quell’abbraccio ha fatto vincere la paura a molti. Ho visto bambini e insegnanti abbracciarsi per minuti e minuti, piangere, anche a dirotto. E ringraziarci per quel fugace, intenso momento. Se fare un tampone significa questo, allora si può fare!”.
Per aderire al progetto “Io e il tampone”, le scuole e i docenti potranno inviare una email a: redazione@misericordia-antella.it oppure telefonare al referente per la Misericordia, Franco Mariani, al numero 328/8785360.Per informazioni invece si potrà scrivere a: cde@comune.bagno-a-ripoli.fi.it, o telefonare alla referente per il Comune, Adriana Capozzi, allo 055/6390455.