L’ 11 giugno 1984 moriva, durante un comizio a Padova per le elezioni Europee, Enrico Berlinguer, segretario del Pci, il più grande partito comunista d’Occidente.
“Purtroppo, nonostante la grandezza dell’uomo politico, ad Enrico Berlinguer, Bagno a Ripoli non ha dedicato una via, una strada, un largo o una piazza che lo ricordi – scrive sul suo blog Andrea Rontini, grande fotografo, ex vicesindaco e esponente di spicco dell’attuale Pd -. Vorrei fare un appello ai diversi candidati sindaci, ai loro comitati elettorali che si sfideranno nelle elezioni amministrative dell’ 8-9 giugno: una volta eletti colmate questa grave dimenticanza. Lo merita l’uomo, il politico, lo statista e lo merita Bagno a Ripoli”.
Sottoscrivo e rilancio la proposta di Rontini. Ma anzichè un mozzicone di strada o uno slargo dimenticato o una piazzetta che forse neache c’è disponibile, mi permetto di indicare due edifici simbolo che potrebbero essere intitolati a Enrico Berlinguer: la biblioteca comunale di Ponte a Niccheri, mai “battezzata”, o il nuovo polo scolastico dell’infanzia, del quale è iniziata la costruzione proprio sull’area di fronte alla biblioteca.
Berlinguer con il suo rigore morale e le sue intuizioni politiche seminò la voglia di impegnarsi in politica in tanti giovani. Intitolargli un luogo frequentato soprattutto da loro o dai giovanissimi, potrebbe essere il modo migliore per ricordarne la figura.
Qui il blog di Andrea Rontini con le foto dei funerali di massa del segretario del Pci.
La foto in testa all’articolo (che conservo gelosamente) è stata scattata il 26 aprile 1981 durante un comizio di Enrico Berlinguer a Firenze, in piazza Santa Croce. Il giovane cronista che lo intervista, sono io, Francesco Matteini.
Nonostante la pioggia Belinguer era sul palco per un comizio in difesa della legge sull’aborto. Dribblando il servizio d’ordine lo raggiunsi e chiesi se potevo fargli qualche domanda sul congresso socialista in piano svolgimento. Garbatamente mi disse che avrebbe preferito commentare dopo la fine del congresso. Io però (allora lavoravo per il quotidiano fiorentino “La Città”) buttai là ugualmente la mia domanda: “Mi dica solo se le hanno fatto più piacere gli applausi che i delegati del Psi hanno riservato al suo intervento al loro congresso o i fischi con cui hanno accolto il segretario democrisiano Piccoli, loro alleato”. Belinguer mi guardò, forse preso alla sprovvista, e scoppio in una (contenuta) risata come testimonia la foto scattata dal fotografo del giornale. “Ovviamente mi hanno fatto più piacere gli applausi”, rispose.