I ruderi dei capannoni dell’ex fornace Brunelleschi, a Capannuccia, stanno per essere rasi al suolo. Sono, infatti, iniziati i lavori del nuovo stabilimento produttivo di Fendi, che prenderà il posto degli scheletri da archeologia industriale che facevano brutta mostra di sè dopo la bonifica dall’amianto effettuata dall’Amministrazione comunale.
Le ruspe sono entrate in azione lo scorso 29 aprile. I lavori di demolizione, per un costo di 300mila euro, andranno avanti per circa due mesi, fino al 4 luglio. Poi, probabilmente, ci sarà una pausa per permettere agli architetti dello studio Piuarch, autore del progetto, di mettere a punto gli ultimi dettagli sull’area liberata dalle vecchie e cadenti strutture. A dirigere il cantiere l’ingegner Annibale Fonte, mentre le opere di demolizione sono state appalatate alla ditta Varvarito.
Comprensibile la soddisfazione del sindaco Francesco Casini che, sulla propria pagina Facebook, ha postato un video che lo ritrae con sullo sfondo i capannoni dell’ex Brunelleschi.
In buona sostanza, la notizia dell’avvio dei lavori nell’area Fendi è l’occasione per ficcarci dentro l’ennesimo spot elettorale del candidato Casini. Il fatto di essere sindaco non lo autorizza a questo genere di comunicazioni; anche se per internet non valgono le regole sulla par condicio, rimane sempre il divieto per le amministrazioni, dopo la convocazione dei comizi elettorali, di fare comunicazioni non impersonali e non indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.
L’operazione Fendi è sì a consumo zero di suolo, ma gli altri obiettivi dell’amministrazione Casini non lo sono e il piano attuativo Match Ball e l’atto di avvio del procedimento per la revisione degli strumenti urbanistici lo dimostrano; quest’ultimo in particolare prevede la piana di Ripoli in gran parte inglobata nel perimetro dei centri abitati e vari insediamenti residenziali, nonostante l’elevato numero di alloggi non occupati.