C’è un’indagine del Ministero delle Finanze sulla gestione del personale al Comune di Bagno a Ripoli nel periodo 2004-2013. Si tratta dei due mandati della giunta guidata dal sindaco Luciano Bartolini (nella foto). Gli ispettori del ministero si sono presentati nel marzo scorso, hanno acquisito la documentazione e hanno prodotto una corposa relazione nella quale si contestano alcune irregolarità. Facciamo subito chiarezza: nessuno ha rubato, nessuno ha intascato soldi illegalmente. I rilievi sono sulle procedure adottate. La relazione è stata inviata al Comune, che nel frattempo ha cambiato amministrazione con l’elezione a sindaco di Francesco Casini, per avere le controdeduzioni.
Due i casi sui quali si sofferma dettagliatamente la relazione degli ispettori:
1) La gestione del fondo “Salario accessorio”. Cioè gli incentivi economici concessi al personale. Secondo la relazione c’è un mancato rispetto dei tetti di spesa previsti per questo capitolo.
2) Le modalità di attribuzione dell’incarico per la stesura del piano strutturale del Comune e del relativo regolamento urbanistico all’architetto Luciano Piazza per un importo complessivo di 900mila euro. All’amministrazione comunale viene contestata la modalità di attribuzione dell’incarico e il non aver svolto una regolare selezione. L’incarico all’architetto Piazza, in quel momento dirigente dell’ufficio urbanistica, venne dato nel 2004 e successivamente rinnovato, l’ultima conferma risale al 2010. Nel 2007 l’architetto Piazza (che sta terminando il suo compito in queste settimane) si dimise da dipendente comunale continuando il rapporto con l’Amministrazione come libero professionista.
Sul banco degli accusati il sindaco Bartolini e le due giunte che si sono succedute (2004/09-2009/2013). Il rischio che corrono gli amministratori, se verranno ritenuti responsabili, è di dover rifondere tutto o in parte (a seconda dell’efficacia delle controdeduzioni) il danno economico patito dal Comune.
L’indagine del Ministero ha aperto anche un doppio caso politico. L’ex sindaco Bartolini è stato indicato recentemente dall’assemblea comunale del Pd come possibile candidato alle prossime elezioni regionali. Una scelta molto controversa. Più volte, anche in passato, all’interno del Pd ripolese ci sono stati malumori proprio legati alla gestione del personale del Comune. All’ultima assemblea comunale (solo 18 presenti su 35 membri, due richiamati d’urgenza per avere il numero legale) il nome di Bartolini è passato con 16 voti a favore e due astenuti (i consiglieri comunali Baragli e Zanella).
Stasera si riunirà il Circolo Pd di Antella con all’ordine del giorno, fra l’altro, proprio l’ispezione del ministero e l’opportunità di candidare alle Regionali chi ne è oggetto. Alcuni tirano in ballo anche l’attuale sindaco Francesco Casini, che faceva parte della seconda giunta Bartolini, anche se le competenze del personale non erano sue ma di Silvia Tacconi. La riunione è fissata alle 21.15 nei locali del Crc ed è aperta al pubblico.
Sulla politica del personale ho cercato di raccogliere alcuni dati oggettivi. In effetti il Comune di Bagno a Ripoli risulta particolarmente disinvolto nella gestione di questo settore. Lo dimostra il confronto con alcuni comuni della cintura fiorentina che ho scelto a caso (dati relativi al 2013).
Comune | Numero dipendenti | Spesa pro capite per il personale | Rapporto abitanti dipendenti | Popolazione residente |
Bagno a Ripoli | 186 | 271,87 | 148,19 | 25.488 |
Scandicci | 308 | 261,65 | 162,05 | 49.911 |
Pontassieve | 135 | 253,00 | 135,00 | 20.736 |
Fiesole | 94 | 214,90 | 150,00 | 14.089 |
Signa | 106 | 174,82 | 181,71 | 19.443 |
Sesto | 312 | 260,65 | 156,66 | 48.979 |
I dati sono tratti dalle relazioni di fine mandato
Caro Francesco, come si dice “buona la prima” ma ti sei dimenticato di dire la seconda. Di fatto quello che tu riveli, come altre volte, sembra sempre un fulmine a ciel sereno, invece questo fulmine era partito con l’ispezione proprio nel periodo elettorale e la tesoreria dello stato mi risulta lo ha comunicato all’amministrazione a fine luglio 2014. Solo oggi il PD lo ha detto ai propri iscritti e a tutti i cittadini, grazie a TE!? Non mi sembra che dietro ci sia della buona fede e trasparenza. Tra l’altro in altri comuni, a partire da quello di Roma, dove ad esempio lo scandalo dei vigili nasce a valle di una analoga ispezione, il rapporto lo hanno pubblicato e si trova in rete. Poi, ciliegina sulla torta il Bartolini consigliere regionale? Forse penso sia il caso di informare Rossi del rischio che correrebbe con costui in lista. Forse qui a B. a Ripoli si era abituati a fare tutto quello che si voleva e si pensa di poter continuare: è l’ora che qualcuno nel PD si renda conto che stanno scherzando con il fuoco! Una lode a Zanella e Baragli.
Caro Sergio, nell’articolo c’è scritto proprio nelle prime righe che l’ispezione è avvenuta a marzo. E’ evidente che né il Comune, né il Pd hanno avuto interesse a divulgare la notizia. Appena è arrivata alle mie orecchie, ho fatto le verifiche del caso, ho cercato di documentarmi e ho scritto l’articolo rendendo pubblico ciò che finora circolava solo in stanze private.
Francesco, il mio appunto non è rivolto a te, come credo tu abbia capito, ma ad un sistema che crede di farla sempre franca anche mistificando la necessità di 6 dirigenti, un segretario generale e quant’altro come più volte ricordato da me stesso in altri post anche qui. I nodi prima o poi vengono al pettine! Tu hai il merito di rompere, sempre, da giornalista di “razza” l’omertà che regna dietro problemi del genere.
Non entro nel merito della vicenda. Ci tengo solamente a precisare che ritengo profondamente sbagliata ed inopportuna la decisione dell’Assemblea PD di indicare la candidatura di Luciano Bartolini alle prossime elezioni regionali senza aver prima affrontato sul piano politico la questione dell’ispezione MEF. Non faccio parte dell’Assemblea quindi non ho potuto esprimere il mio parere né il mio voto in quella sede, ma in qualità di consigliere comunale del PD ho più volte palesato la mia perplessità. Dico questo solo perché si sappia che la posizione di Sandra Baragli e Pierluigi Zanella non è così isolata come può sembrare…molti ed io per primo la pensano come loro. Credo che per questo partito “cambiare verso” sia più difficile di quello che si vuol far credere.
Spero che le indagini si allarghino anche sulle spese sostenute dal comune nell’ istituto comprensivo di come sono stati gestiti i soldi per fare modifiche alle scuole per movimento di classi senza una strategia adeguata e sensata si parla di migliaia di euro negli ultimi tre anni .. non sapendo ancora che fine farà la scuola di “Croce” .. ci sono le quinte elementari segregate alla scuola media “Granacci” la segreteria nuova da oltre 300.000,00 euro , in questo momento il comune paga un affitto per la sistemazione provvisoria della segreteria fuori della scuola ecc. ecc.
Caro Andrea, una lode anche a te.
Devo tuttavia rilevare che oggi in Consiglio comunale, con una opposizione inesistente sotto il profilo numerico, si imponga una presa di responsabilità più diretta anche da parte della maggioranza della quale tu fai parte. Questo per dire che se, anche la sparuta compagine di dissidenti (tre per il momento) si schierasse in quel contesto, affermando di più la propria libertà di mandato, forse riusciremo a cambiare quello che credo non vada bene a nessuno. Altrimenti “cambiare verso” credo resti solo uno slogan per tutti e una frustrazione per voi.