Sport e solidarietà al Gobetti Volta di Bagno a Ripoli per una mattinata dedicata alle azioni di contrasto alle disuguaglianze e delle disparità sociali. L’Istituto Gobetti Volta insieme a Cospe, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Bagno a Ripoli, Acd Bagno a Ripoli, Sezione Soci Coop di Bagno a Ripoli promuove un incontro e una partita fra gli studenti e le studentesse e le giovani calciatrici afghane, fuggite lo scorso agosto.
Appuntamento mercoledì 6 aprile, alle 9.20, al Gobetto Volta per l’apertura della conferenza e il dibattito fra le classi quinte dell’istituto e le calciatrici di Herat, che lo scorso agosto, dopo la presa del potere da parte dei talebani, sono riuscite a fuggire in Italia grazie alla Ong Cospe e accolte a Firenze da Comune e Caritas, oltre che neo tesserate dalla società di calcio Centro Storico Lebowski.
“Mai come oggi abbiamo bisogno di ascoltare, dialogare e condividere con i giovani e gli studenti e favorire la conoscenza reciproca e gli scambi di esperienze perché i diritti fondamentali e la pace devono essere nutriti dalla conoscenza e la cooperazione. Siamo quindi molto grati alla dirigenza, agli insegnanti e agli studenti dell’istituto Gobetti per aver costruito insieme questa bella occasione e a tutti gli enti e associazioni del territorio che hanno collaborato all’iniziativa”, sottolinea Alessia Giannoni, direttrice del Dipartimento Italia/Europa di Cospe.
Dopo i saluti da parte del dirigente del Gobetto Volta, Simone Cavari, e dei rappresentanti del Comune di Bagno a Ripoli, Unicoop e altre associazioni aderenti, verranno presentati contributi musicali e video insieme alle interviste a cura dei ragazzi e delle ragazze delle classi 5A LL e 5B LL. Sarà un’occasione di confronto e dialogo molto importante per riflettere sullo sport e diritti, ma anche sul dramma dell’Afghanistan e sulla condizione femminile.
“È con grande orgoglio che accoglieremo le calciatrici afghane a Bagno a Ripoli – afferma il sindaco Francesco Casini, consigliere delegato della Città Metropolitana di Firenze – Queste ragazze hanno vissuto in un contesto molto difficile, sono fuggite dai talebani, da un regime oppressivo. A Firenze hanno trovato una nuova casa, la possibilità di continuare ad esprimersi liberamente, coltivando il loro percorso di atlete e mostrandoci il lato più bello dello sport: uno strumento di inclusione, diritti e parità. La loro lezione è preziosa, soprattutto per le nuove generazioni, a cui certe battaglie di libertà possono apparire lontane, appartenenti ad un tempo sbiadito. Mentre queste coraggiose calciatrici, così come quello che sta accadendo alle porte di casa nostra, in Ucraina, ci dimostrano ogni giorno che non c’è niente di scontato. Un ringraziamento agli organizzatori di questa iniziativa, che fin da subito abbiamo promosso e sostenuto convintamente”.
A conclusione della conferenza, giocatrici e giocatori avranno tempo per prepararsi per la partita solidale che si terrà al campo dei Ponti alle 11.00. Un momento di incontro e socialità che vedrà tre turni di gioco a cui parteciperanno le classi prime, seconde, terze, quarte e quinte insieme agli ospiti e alle calciatrici. L’evento si concluderà con una merenda conviviale nel giardino del Gobetti Volta.
Così la sezione soci Coop di Bagno a Ripoli: “Sosteniamo con convinzione l’iniziativa del Gobetti Volta perché crediamo fortemente nel valore della pace che nasce dall’incontro. Una partita ‘a pallone’ come quella organizzata per il 6 aprile è un’occasione fondamentale per valorizzare le diverse esperienze e dire un forte no a tutti coloro che mettono a rischio il rispetto dei diritti umani in generale e delle donne in particolare, come accade in Afghanistan. Ringraziamo chi ha organizzato questa iniziativa, che mette al centro i giovani, quindi il futuro, perché il domani sia di pace e cooperazione”.