“Vedere gli olivi in terra, bruciati, spezza il cuore. Cammino tra le piante mangiate dal fuoco ed anch’io sento il mio cuore bruciare”. L’incendio che si è verificato nella zona di Meleto, tra Bagno a Ripoli e Greve in Chianti, ha creato ingenti danni all’azienda biologica Castel Ruggero Pellegrini, guidata da Clemente Pellegrini Strozzi. L’azienda è un’eccellenza del territorio chiantigiano: ha vinto numerosi premi come olio Dop al mondo, tra cui il Japan Olive Oil Prize.
“Adesso circa 50 ettari, un capannone con mezzi agricoli e due ettari di vigneto dove si fa Chianti Classico bio, sono andati distrutti – racconta Pellegrini -. Considerato che un ettaro di Chianti Classico vale circa 250 mila euro, i danni in totale vanno a toccare il milione. Ora siamo in crisi ma pure molto motivati: per ogni zolla bruciata tra qualche anno ci saranno 100 fiori”.
Fondamentale sarà l’apporto delle istituzioni: “Intanto devo ringraziare la Regione Toscana, in particolare il presidente Eugenio Giani e la vicepresidente Stefania Saccardi. L’incendio è stato domato grazie alle forze della Regione, alla Forestale. Grazie poi alle associazioni di volontariato ‘La Racchetta’ e ‘Vab’. E naturalmente al sindaco di Greve Paolo Sottani che è venuto sul posto. Senza tutti loro sarebbe stato un disastro totale: l’incendio è stato favorito da condizioni meteorologiche perfette come siccità e vento. La manutenzione delle nostre strade poderali e la pulizia, per quanto possibile, dei campi ha rallentato l’estensione del fuoco proteggendo la zona artigianale di Meleto che è limitrofa e l’insediamento di Sezzate che è accanto e dove ci sono tante case. Per fortuna non si è fatto male nessuno”.
Pellegrini parla poi dei dipendenti: “Sono stati eccezionali. Fino al tramonto erano tutti a lavorare i terreni in modo da creare delle zone ad hoc, per evitare ulteriori danni. Hanno fatto un lavoro super”.
E il futuro? “Ci rialzeremo – conclude -. Anzi, colgo l’occasione per invitare sia Giani che Saccardi a venire qui. Con la promessa di trovarci qui di nuovo tra tre anni e vedere cancellato questo inferno che non auguro a nessuno. Ci vorrà tempo, pazienza e tanto denaro, inutile nascondersi. E aiuto da parte delle istituzioni: noi faremo la nostra parte, con la stessa passione di sempre”.