Il parcheggio davanti all’ospedale dell’Annunziata non ha pace. Un giorno scoppia la polemica sul cattivo stato di manutenzione, un altro sull’obbligo di pagare la sosta. L’ultimo atto (per ora) è destinato addirittura a finire in un’aula di tribunale. La società che ha gestito il parcheggio prima dell’attuale, secondo la tesi del Comune di Bagno a Ripoli, non ha versato nelle casse pubbliche tutto il corrispettivo previsto dalla convenzione. Così si è deciso di avviare il procedimento legale per il recupero del credito: in totale 46.782,62 euro.
Tutto ha inizio nel 2012 quando la Cooperativa Duemilauno Sociale – Onlus Scarl di Firenze, che si era aggiudicata la gestione del parcheggio per il periodo 31 maggio 2010/30 maggio 2013, a seguito di una crisi gestionale, viene messa in liquidazione. Al suo posto il Comune chiama la seconda classificata nell’asta pubblica: la società Uniondelta Srl di Grosseto.
La Uniondelta, secondo la riccostruzione degli uffici del Comune, ha effettuato regolarmente i pagamenti dell’aggio per il primo anno di gestione. Dal mese di settembre 2013 ha contestato il metodo di applicazione dell’Iva e i versamenti non sono stati più regolari. Ai solleciti e ai piani di reateizzazione avanzati dal Comune la Uniondelta ha risposto con pagamenti solo parziali. Dal 30 settembre al 31 dicembre 2015 la società non ha versato alcun corrispettivo. Dal gennaio 2016 ha ricominciato i versamenti applicando un piano di auto recupero, non approvato dal Comune: complessivamente nel corso del 2016 ha versato importi per un totale di 55.000 euro, nel 2017 una somma pari a 18.500 euro e nel 2018, fino ad oggi, la somma di 8.000 euro. Secondo il Comune, la Uniondelta risulta debitrice della somma di euro 46.782,62 per aggio non versato in relazione ai mesi da settembre/dicembre 2013, da gennaio/aprile 2014, da aprile/settembre 2015. Il contenzioso è ora nelle mani dei legali.