La cancellazione del progetto di maxi ampliamento della scuola media Redi, e del relativo mutuo (6,5 milioni), annunciata nei giorni scorsi dal sindaco Francesco Pignotti (vedi articolo), è stata oggetto di una polemica da parte di Cittadinanza attiva durante la seduta del consiglio comunale di mercoledì scorso.
“Il sindaco e la sua maggioranza, oggi, si nascondono dietro all’aumento del tasso d’interesse e ci vengono a dire, adesso, che il mutuo ci costa troppo – afferma in una nota la lista civica -. Ma dov’erano sindaco e giunta finora? Il sindaco, nel mandato precedente, era assessore ai lavori pubblici e all’edilizia scolastica. In quel ruolo, nel 2023 e 2024 non guardava ai tassi, mentre dichiarava, in consiglio comunale, che la quota di mutuo era perfettamente sostenibile e aspettava la validazione del progetto esecutivo per metterlo a gara?”.
“Non è, infatti, solo una questione contabile, ma di incapacità politica nel programmare un’opera pubblica: quello dell’ampliamento era un progetto sovradimensionato rispetto alle esigenze della comunità scolastica, che ha sempre e solo chiesto di avere un auditorium e di poter creare uno spazio per la segreteria didattica, al posto dei container”, continua Cittadinanza attiva.
“Ripartiamo dal programmare e costruire gli spazi scolastici migliori, quelli che servono davvero all’Istituto – si afferma ancora nella nota -. Le opere pubbliche non vanno usate come spot elettorale, per accrescere la popolarità di chi le commissiona. Non si può dirsi bravi perché si fanno le opere (in questo caso, solo il progetto) e poi responsabili, quando si decide di non farle più”.
“Oltretutto rimediare agli errori costa sempre – conclude il gruppo di Cittadinanza attiva -: per aver mal governato questa vicenda si buttano via quasi 100 mila euro, fra spese di progettazione e indennizzo per l’estinzione del mutuo. Noi, dall’agosto 2020, abbiamo denunciato, in Consiglio Comunale e al di fuori, che sarebbe stato necessario un progetto diverso e il tempo ci ha dato ragione”.