La costruzione di un’antenna per la telefonia mobile in via di Fattucchia, sulla omonima collina che guarda Grassina, sta suscitando la protesta di cittadini e associazioni ambientaliste.
L’atenna, di proprietà della società Inwit Spa con sede a Milano, ospiterà gli impianti di Open Fiber.
“Molti cittadini ci hanno segnalato con grande preoccupazione che sul colle di Fattucchia, in località Uccellarone, sono in corso in questi giorni pesanti lavori edili per l’installazione di un’antenna di telefonia mobile”, scrivono in una nota Legambiente, Italia Nostra, L’Arca (Associazione ripolese per la cultura dell’ambiente), Fridays For Future Firenze, Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio, Comitato Amici di Mondeggi Bene Comune, Il Pianeta, Asd Piano Terra, Firenze inTralice, Vas onlus–Circolo Chianti Fiorentino, Comitato di Vicchio e dintorni, Centro Studi Marcello Trentanove, Gruppo Costituzione di Bagno a Ripoli.
L’Uccellarone è un antico sito di forma approssimativamente ellissoidale, vicino alla Fonte della Fata Morgana, dove sorgeva il monumentale uccellare di Bernardo Vecchietti; esso è descritto minuziosamente, come la Fonte, nel libro “il Riposo” di Raffaello Borghini (1584).
“Si noti – affermano le associazioni – che il sito si trova in zona soggetta a vincolo culturale-paesaggistico, idrogeologico, in area di protezione storico-ambientale classificata come a
‘rischio archeologico’ per la presenza di un sito archeologico oggetto di schedatura”.
“È francamente difficile credere che, pur in presenza di questi precisi vincoli, le autorità preposte alla tutela dei beni storici, monumentali e paesaggistici del nostro territorio – Comune e Soprintendenza in testa – abbiano permesso che si compisse quella che non si può definire che come una devastazione del nostro patrimonio culturale – affermano le associazioni -. È ancor più sconcertante che questo avvenga a poche settimane dall’annuncio da parte del sindaco del blocco della vendita della testa marmorea di Medusa/Morgana originariamente situata alla Fonte, visto che Fonte e Uccellare facevano parte dello stesso complesso monumentale creato dal Vecchietti. Forse la tutela si esercita a singhiozzo?”.
La determina del Comune di Bagno a Ripoli che autorizza l’installazione e la n. 1.108 del 10 ottobre scorso. Vi si ricostruisce l’iter iniziato a maggio con la richiesta di autorizzazioni: paesaggistica, ai fini del vincolo idrogeologico, Enac/Enav (per il sorvolo). La Conferenza dei servizi, alla quale prendono parte tutte le amministrazioni, gli enti e i gestori comunque coinvolti nel procedimento ed interessati dalla installazione, dette responso negativo. Ci fu l’ok di Arpat (“l’intervento risulta privo di strutture trasmittenti e di impatto elettromagnetico sulla zona
circostante, non è prevista quindi alcuna valutazione di competenza”); dell’Ufficio tutela del paesaggio (con condizioni); dell’Ufficio edilizia sul vincolo idrogeologico. Ma arrivò il “no” da parte dell’Ufficio Governo del territorio e della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Firenze.
La società Inwit ha quindi provveduto a modificare il progetto sulla base delle osservazioni ricevute. In una nuova Conferenza dei servizi, lo scorso 19 settembre, gli enti interessati hanno preso visione delle tavole grafiche depositate dal richiedente, volte a superare i pareri negativi, e il 21 settembre hanno espresso parere positivo, seppur indicando alcune altre condizioni.
Le opere debbono essere realizzate, a pena di decadenza, nel termine perentorio di dodici mesi.
Contraddizioni in termini. Si parla di Antenna e assenza di strutture trasmittenti.
Non ha senso !
non vogliono ripetitori, ma si iccazzano se non vi è copertura per la telefonia mobile.