Da una parte la soddisfazione di dare il via ad un progetto di insediamento abitativo nato quasi vent’anni fa. Dall’altra le critiche per un nuovo consumo di suolo e con altro cemento sul nostro territorio. In Consiglio comunale (seduta di giovedì 29 novembre) si sono scontrati due modi diversi di intendere lo sviluppo urbanistico. All’ordine del giorno c’era l’adozione del piano attuativo per via Lazzeri, a Osteria Nuova. La delibera è stata approvata col voto favorevole di Pd e Forza Italia e quello contrario di Cittadinanza attiva e M5S.
Il progetto, illustrato dalla consigliera Sandra Baragli (Pd), prevede la realizzazione lungo via Lazzeri, a Osteria Nuova, di 21 villette a schiera parallele alla strada. L’altezza massima delle costruzioni sarà di 6,5 metri. L’intervento comprende anche la realizzazione di parcheggi in superficie e interrati. Come opere compensative a beneficio della frazione, un’area a verde che sarà ceduta al Comune, la sistemazione di via Lazzeri, un parcheggio pubblico per auto, moto e biciclette.
“Ancora nuove edificazioni residenziali per 1.775 metri quadrati, ancora consumo di suolo – ha criticato Sonia Redini (Cittadinanza attiva) – Vediamo quali sono le conseguenze sul territorio. C’è un parere della Regione che invita a eliminare questa previsione urbanistica per tutelare il patrimonio rurale, o a spostarlo in aree di minor pregio ambientale. Si cerca di aggirare le prescrizioni della Regione. A Osteria Nuova hanno chiuso tutte le attività, c’è bisogno di servizi non di nuove case”. Tesi condivisa anche dal consigliere del M5S Paolo Sartoni.
Di tono diametralmente opposto l’intervento di Edoardo Ciprianetti (Pd): “Siamo molto contenti che finalmente si sia arrivati all’adozione del piano. Se ne parla da tanto tempo. Il progetto è stato migliorato sotto molti punti di vista”. L’assessore all’urbanistica Paolo Frezzi ha ricordato che la storia del progetto è iniziata nel 1999, con un inter tribolato che ha visto ricorsi al Tar e il dimezzamento dell’intervento: “Comune e costruttore hanno dialogato per due anni per fare un progetto corretto. Altro che aggirare le prescrizioni della regione! Dopo quasi vent’anni che se ne parla è un intervento equilibrato tra le esigenze dei privati e l’interesse pubblico. Ora l’obiettivo è l’approvazione definitiva entro il prossimo marzo”. Anche il sindaco Francesco Casini, che a Osteria Nuova è nato, è voluto intervenire: “Non si riqualifica Osteria Nuova spopolandola. L’arrivo di nuove famiglie può favorire la nascita di nuove attività commerciali e nuove funzioni. Le nostre decisioni influiscono sulle scelte di vita di tante persone. Il progetto doveva essere approvato molto prima”.