Il Tar della Tsocana ha annullato la tassa sul trasporto delle salme e dei resti mortali destinati all’impianto di cremazione di Ponte a Ema, approvata dal Conisglio comunale una anno fa, nella seduta del 19 dicembre 2018. Il “diritto comunale fisso” per il trasporto delle salme era entrato in vigore il primo febbraio scorso. A ricorrere al Tar (difese dall’avvocato Andrea Del Re) erano state la Parrocchia di San Piero a Ema e la Confraternita del SS. Sacramento di San Piero a Ema che gestisce il crematorio (vedi articolo).
“Con tutta evidenza – scrivono nella sentenza i giudici amministrativi -, l’intervento del nuovo diritto di transito costituisce un nuovo elemento peggiorativo del quadro economico di un’attività che, pur non lucrativa, deve essere svolta secondo il principio di economicità”. Per qusto il Tar ha annullato tutti gli atti del Comune relativi al provvedimento ed accolto anche la richiesta di risarcimento avanzata dalla Confraternita: “L’Amministrazione comunale di Bagno a Ripoli – si legge nella sentenza – provvederà a proporre alle ricorrenti una somma a titolo di risarcimento del danno, quantificata sulla base di tutti i versamenti effettuati dalle stesse a titolo di diritto di passaggio; la somma dovrà essere maggiorata di rivalutazione e interessi”. A carico del Comune anche 3.000 euro di spese legali.
Alla sentenza, pubblicata lo scorso 18 dicembre e pronunciata dalla prima sezione presieduta da Manfredo Atzeni, non è stato proposto appello.