“La realizzazione della Variante di Grassina è irrinunciabile”: lo ha detto il sindaco metropolitano Dario Nardella, illustrando il proprio programma alla prima seduta del nuovo consiglio della Città metropolitana che si è tenuto ieri (mercoledì 9 ottobre). Tra i punti qulificanti della propria azione, Nardella ha indicato “la gestione delle strade provinciali, per 1.480 km, l’irrinunciabile realizzazione della variante di Grassina, la circonvallazione di Impruneta, il completamento della Sr 429 per la variante tra Empoli e Castelfiorentino”. Un ulteriore segnale di attenzione per la Variante potrebbe arrivare nei prossimi giorni se al sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, neoeletto nel Consiglio metropolitano con il secondo miglior risultato in termini di voti, venisse affidata la delga alle infrastutture.
Il sindaco metropolitano Nardella: “Variante di Grassina irrinunciabile”
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Che debba essere un’opera ormai irrinunciabile lo darei per scontato. Nardella ci dovrebbe dire piuttosto quando ripartono i lavori e quando indicativamente potranno concludersi.
Si ma la variante si deve cambiare. Ribadisco quanto già espresso:
PUMS = piano urbano della mobilità SOSTENIBILE
SOSTENIBILITÀ = Il principio guida della sostenibilità è lo sviluppo sostenibile, che riguarda, in modo interconnesso, l’ambito ambientale, quello economico e quello sociale.
Il progetto della variante è vecchio come il cucco!! Va modificato! I piloni di cemento per costruire una strada sopraelevata è roba completamente INSOSTENIBILE, assurda e irragionevole.
Fa parte di un’altra epoca, è vetusto, antidiluviano, anacronistico….Il territorio, che è proprietà dei cittadini, va tutelato, la natura va rispettata e anche la vita delle persone.
Io dico no ai piloni di cemento sopra il campo di calcio del Belmonte, dico no alla strada sopraelevata che parte dalla rotonda e si appoggia sulla via di Belmonte! Trovate un’altra soluzione, ridateci i nostri spazi verdi e ripristinate lo scempio che è stato fatto. Sono anni che viviamo in mezzo alle erbacce, agli alberi mezzi sradicati e abbattuti! Prima c’erano le vigne, i prati e i campi. O dobbiamo sperare anche noi in Commisso???