Sindaco, nell’ultimo Consiglio comunale, il 27 dicembre scorso, le opposizioni sono uscite dall’aula prima del voto che dà avvio al procedimento di revisione degli strumenti urbanistici (vedi articolo sotto). Come mai questa polemica plateale? Cosa è successo?
Direi che non è successo niente di diverso da quello a cui assistiamo da quattro anni a questa parte. Mi riferisco a un’opposizione inconcludente, demagogica, che a pochi mesi dalle elezioni amministrative è capace solo di strumentalizzare un tema così importante per il territorio come l’avvio del procedimento degli strumenti urbanistici senza un confronto vero e concreto sui contenuti. La nostra visione è quella di un comune dinamico, che sa accogliere nuove imprese, che sa dare servizi alla cittadinanza sempre più di qualità, garantendo la sostenibilità e una fortissima attenzione alla valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente. L’opposizione non è pervenuta nel dibattito, ha perso l’occasione per discutere sui temi fondamentali, sul futuro di Bagno a Ripoli e il ruolo che il nostro comune può avere nell’ambito fiorentino, metropolitano e regionale.
I consiglieri di opposizione e la presidente della commissione urbanistica Redini pongono innanzitutto un problema di metodo: è vero che non hanno avuto modo di vedere in anticipo la relazione?
I consiglieri di opposizione e la presidente Redini o non hanno capito oppure stanno strumentalizzando. Dopo quattro anni di Consiglio comunale spero a questo punto che si tratti della seconda ipotesi. Siamo nella fase di avvio del procedimento di aggiornamento degli strumenti urbanistici, un atto non vincolante, lo sottolineo – non vincolante – di sette pagine di principi programmatici, due tavole e una relazione tecnica, su cui è in atto una discussione che va avanti da mesi se consideriamo che i principi alla base del documento sono gli stessi della manifestazione di interesse aperta lo scorso anno, un atto di trasparenza pubblica approvato nel 2017. Adesso dopo oltre un anno, abbiamo portato in approvazione l’avvio del procedimento, che indica i perimetri urbani e le linee guida ma non vincola niente. Anzi, apre un percorso che presumibilmente avrà davanti almeno un anno e mezzo, se non due, di discussione e dibattito prima dell’approvazione definitiva. È evidente che l’opposizione voglia frenare lo sviluppo di Bagno a Ripoli e l’attività dimostrata dall’Amministrazione comunale, facendo un po’ di classico teatrino alla maniera della vecchia politica.
Quanto al merito, l’opposizione vi accusa di porre le condizioni per nuovo cemento.
Ripeto, siamo solo alla fase di avvio dei nuovi strumenti urbanistici. Ma di certo, lo sviluppo che ipotizziamo e che vogliamo per Bagno a Ripoli è fatto di un trasporto pubblico efficiente, di infrastrutture che valorizzino il territorio seguendo il filone della sostenibilità, di rispetto assoluto e totale del paesaggio e della straordinaria bellezza delle colline che non assisteranno in nessun modo ad alcun intervento edificatorio, al contrario di quanto purtroppo accaduto in passato. Vogliamo valorizzare agricoltura e turismo. Sono necessarie delle riperimetrazioni dei centri urbani, con il recupero di aree abbandonate per ridare nuovi servizi e infrastrutture al territorio. Penso alla necessità di nuove strutture sportive, all’arrivo della tramvia, alla riqualificazione dei parchi. L’esempio più calzante della nostra idea di urbanistica è il recupero dell’ex fornace Brunelleschi con Fendi, dove un’area di totale degrado sarà riportata in vita con un progetto di altissima qualità architettonica pienamente rispettoso dell’ambiente. Oppure la realizzazione di nuove aree verdi come fatto a Grassina. Il resto sono solo chiacchiere e demagogia.
Cittadinanza attiva e Mondeggi bene comune in piazza insieme contro le scelte urbanistiche del Comune. Prove tecniche di un’alleanza in chiave elettorale?
Una strana alleanza… ma non troppo. Pensate che a luglio Cittadinanza attiva ci ha rivolto un’interrogazione per sapere perché la linea del tram fino a Bagno a Ripoli non era tra le priorità del sistema tramviario fiorentino. Salvo poi criticare nel mese di novembre l’accelerazione prodotta per portare i binari del tram nel nostro capoluogo. L’opposizione a Bagno a Ripoli si è sempre dimostrata tutto e il contrario di tutto. Il minimo comune denominatore è essere contro, contro le infrastrutture, contro le opere, contro lo sviluppo sostenibile. Per quanto riguarda Mondeggi, la questione è molto delicata e credo che la soluzione non potrà essere né con gli occupanti, né semplicemente con l’alienazione pensata dalla Città metropolitana. La materia urbanistica è competenza dell’Amministrazione comunale e ogni eventuale progetto da attivarsi sull’area dovrà passare al vaglio del Comune di Bagno a Ripoli. Ripeto ancora una volta che sono pronto ad aprire una discussione laddove ci siano progetti di vera agricoltura per la valorizzazione di questo patrimonio di Bagno a Ripoli, ma solo se compresi nel perimetro della legalità. Naturalmente servono anche investimenti importanti per riqualificare non solo il patrimonio immobiliare di Mondeggi ma anche il patrimonio agricolo e rurale. Ed è su questo che lavoreremo.