La corsa ad entrare nel Consiglio metropolitano pare spianata, ma ciò che conta davvero sarà l’incarico che gli verrà assegnato. Il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, stavolta dovrebbe entrare a far parte del “governo” della Città metropolitana le cui elezioni di secondo grado (votano sindaci e consiglieri comunali di tutti i comuni della provincia di Firenze) si terranno domenica 29 settembre per eleggere 18 consiglieri. La lista del Pd comprende due esponenti ripolesi, oltre al sindaco Casini, la consigliera Sandra Mazzi.
Nelle scorse settimane le diplomazie interne al Pd si sono date daffare per trovare alleanze elettorali. Sul sindaco Casini dovrebbero convergere, oltre ai voti del consiglieri piddini di Bagno a Ripoli, quelli dei comuni del Chianti: Impruneta, San Casciano, Greve, Barberino-Tavarnelle. La scorsa legislatura la candidatura gli fu sofffiata dalll’allora sindaco di San Casciano, Massimiliano Pescini, stavolta il posto in lista è stato conquistato senza troppe difficoltà.
Tuttavia se la candidatura a consigliere metropolitano non ha creato problemi e l’elezione appare pressoché scontata, il numero di consensi che Casini riuscirà a raccogliere sarà decisivo per l’assegnazione degli incarichi più rilevanti. E’ evidente che la delega alle infrastrutture è quella più appetibile per il sindaco di Bagno a Ripoli. Significherebbe appropriarsi del controllo diretto dei lavori per la Variante di Grassina, i cui cantieri, se tutto filerà liscio tra nuova gara d’appalto e assegnazione, dovrebbero riaprirsi tra circa un anno.
Cari Concittadini
Un altra poltrona scippata..
Dovrebbe pensare a finire la scuola, che è in uno stato pietoso, invece di pensare alla sua carriera, ora l’ultimo procalmo ” l’ostacolo diventa opportunità….sara’…Forse sarebbe meglio chiedere perchè c’è un ennesimo ostacolo ?
Procalmi, urla presenzialismo e poca consistenza, d’altronde come è arrivato al ri – governare i suuoi sponsor senza neanche un elezione.
Si preoccupa della Variante….. obsoleta….e stantia…. mettete la gente in condizioni di non usarla l’auto o piu’ gente nelle stessa, invece di asfaltare l’unica cosa che abbiamo un territorio unico ( per poco).
Ben detto! Ma siccome il pericolo che raggiunga i suoi obiettivi incombe, auguriamoci che con la delega che tanto desidera possa far riprogettare la variante e la sostituisca con una come di deve: moderna, che non squarci le colline del Chianti e che tenga conto non solo degli interessi dei grandi imprenditori ma anche quelli dei comuni mortali che hanno deciso di vivere fuori Firenze, nel verde, pensando di godere di aria buona, silenzio e tranquillità e invece…
Piuttosto, il Sindaco lo sa che per percorrere meno di un chilometro dall’uscita del Varlungo fino alla rotonda di Ponte a Ema ieri ci abbiamo messo esattamente venti minuti?
Tutti in coda fermi…. tutti rigorosamente in macchina perché a Grassina a parte un paio di autobus non arriva nient’ altro …non ci sarà la Tramvia, non c’è il treno…però avremo la variante!