Campanelle pronte a suonare per la “prima” dell’anno scolastico 2020-21. A Bagno a Ripoli, il 15 settembre rientreranno in classe 2.087 alunni di cui 405 all’infanzia, 815 alla primaria e 867 alle medie.
Sindaco Francesco Casini, è pronto per il primo giorno di scuola?
Sarà un nuovo anno di scuola alle prese con la pandemia e abbiamo fatto tutto il possibile per riportare i bambini e i ragazzi in classe in piena sicurezza. Il secondo anno alle prese con una nuova “normalità” nell’anormalità della pandemia. Non è stato semplice ma la prima campanella ci trova pronti. Anche grazie al lavoro svolto insieme alle dirigenti scolastiche, Rainaldi e Bergamasco, con cui c’è un dialogo costante e una collaborazione positiva. Dietro le mascherine, ma col sorriso, così spero che i bambini inizino questo nuovo anno scolastico.
Per limitare i rischi di focolai si procederà a periodici screening con tamponi come lo scorso anno?
Assolutamente sì. Replichiamo il modello dei tamponi a tappeto avviato lo scorso anno con l’intento di dargli continuità. I primi 2.600 test sono stati donati da Menarini Diagnostics, che già aveva supportato la campagna di prevenzione in primavera, e saranno effettuati a partire dal 20 settembre tra gli alunni e il personale scolastico che aderiranno a titolo volontario. Partiamo dalle medie per proseguire con le primarie e l’infanzia. La partecipazione nei mesi passati è stata molto alta e spero venga confermata. I tamponi ci hanno aiutato a individuare e a isolare alcune positività prima che potessero esplodere focolai. Insieme ai vaccini per gli over 12, sono lo strumento più efficace al momento per riportare in classe in presenza gli alunni, in sicurezza e con la massima tranquillità per tutta la comunità scolastica.
E’ stata potenziata la rete internet delle scuole nel caso dovessero ancora ricorrere alla Dad?
La Dad è una soluzione che è stata utile nell’emergenza ma che va adottata come extrema ratio, già lo scorso anno siamo riusciti a garantire la didattica in presenza al 100% per tutte le scuole, tranne che per sporadici periodi per le II e III medie, e non torneremo indietro. Nel caso malaugurato in cui, comunque, la Dad si rendesse necessaria, l’80% delle scuole è collegato in fibra. Dove la fibra non c’è, abbiamo fatto in modo che il gestore mettesse a disposizione il massimo della “capacità” di collegamento.
Trasporti: qual è la regolamentazione sugli scuolabus per quanto riguarda uso di mascherina e capienza? Il numero dei mezzi è stato incrementato?
La capienza dei mezzi come previsto dalle norme nazionali è dell’80% e a bordo è obbligatorio l’utilizzo della mascherina. Ancora una volta siamo riusciti a garantire il servizio a tutti dando risposta a tutte le richieste. Il numero dei mezzi resta invariato ma abbiamo in dotazione un mezzo aggiuntivo da mettere in campo in caso di necessità.
Mensa: come funzionerà nelle varie sedi scolastiche?
La novità interessa soprattutto il comprensivo Caponnetto dove, dopo l’esperimento dello scorso anno, è stato strutturato il modello di pranzo e sporzionamento in classe che funziona già bene da anni al comprensivo Mattei e che coinvolge attivamente gli alunni, i docenti e il personale di Siaf. Ciò ci consente di liberare spazio prezioso per altri impieghi, aule tematiche e laboratori.
Durante l’emergenza Covid ipotizzasti strutture mobili per coprire e sfruttare spazi all’aperto nei giardini delle scuole ma il progetto non ha avuto seguito.
Era una delle ipotesi prese in considerazione, ma fortunatamente ci siamo trovati in uno scenario in cui gli spazi al chiuso già esistenti erano pienamente sufficienti per tutti e in piena sicurezza. A quel punto i fondi preventivati sono stati destinati all’acquisto di materiale diverso come banchi, arredi e interventi di messa in sicurezza delle aule. Restano fruibili gli spazi all’aperto già esistenti, cosa ancora diversa saranno le classi-laboratorio all’aperto che nasceranno alla scuola Redi, vere e proprie “green class” in giardino.
Occorre il green pass per i genitori dei bambini che devono fare inserimento ai nidi?
Assolutamente sì, l’assessore Pignotti, il coordinamento pedagogico e la cooperativa Arca hanno già incontrato tutti i genitori dei nidi e non sono emersi problemi perché tutti saranno dotati di green pass.
A Grassina qual è il destino della sede di Tegolaia con lo spostamento delle prime classi alla Marconi?
Al momento la sede rimane al servizio della scuola, nel caso in cui, specialmente con la pandemia, si dovessero rendere necessari degli spazi aggiuntivi.
Tra quanto sarà pronta per l’uso la nuova ala della scuola del Padule? Non doveva essere già terminata?
I ritardi sono dipesi dalla pandemia e dal blocco di forniture che, come sappiamo, ha interessato tutto il Paese, anzi tutta l’Europa. In particolare il blocco della fornitura del legno che ha messo in stand-by la ditta che costruisce la scuola. Adesso siamo ripartiti coi lavori e come Amministrazione stiamo accelerando il più possibile. Quanto alle tempistiche, vorremmo terminare tutto entro la primavera e poi decideremo con la scuola se utilizzarla fin da subito o con l’avvio del nuovo anno scolastico.