Il sindaco Casini entra nel Consiglio della Città metropolitana: ora punta alla delega Infrastrutture-Viabilità

Obiettivo centrato. Il sindaco Francesco Casini entra col vento in poppa nel Consiglio della Città metropolitana (18 membri, la carica non prevede indennità alcuna). Il voto di sindaci e consiglieri comunali di tutti i comuni della provincia di Firenze (si trattava di un’elezione di secondo livello, non con la partecipazione dei cittadini) lo ha classificato al secondo posto, dietro solamente alla inarrivabile (per forze elettorale) Brenda Barnini, sindaca di Empoli.

Ha quindi funzionato l’alleanza stretta tra il Pd ripolese e quelli dei comuni del Chianti (Greve, Tavarnelle-Barberino, Impruneta, San Casciano) con l’aggiunta di Fiesole, per avere un rappresentante dell’area a sud/est di Firenze. Soddisfatto il sindaco Casini che, in uno slancio di generosa euforia, ha festeggiato offrendo cappuccini e cornetti.

Se l’elezione nel Consiglio metropolitano, cioè il governo della Città metropolitana guidata dal sindaco Nardella, è un passo importante, ora si apre la delicata partita della distribuzione delle deleghe. Casini punta al bersaglio grosso, ovvero ottenere Infrastrutture e Viabilità, nella precedente legislatura in mano, la prima all’attuale presidente del Consiglio comunale di Firenze, Andrea Ceccarelli (poi sostituito da Andrea Semplici), la seconda all’ex sindaco di San Casciano, Massimiliano Pescini.

Una maxi delega che permetterebbe a Casini di occuparsi direttamente di alcuni nodi che interessano l’area sud/est della Città metropolitana e in particolare il comune di Bagno a Ripoli: dai lavori per la Variante di Grassina, al futuro di Mondeggi, alla riorganizzazione del trasporto pubblico in tutta la zona con l’arrivo della tramvia.