Il piacere di raccogliere ortaggi freschi, senza dover sudare per zappare l’orto. E’ l’iniziativa “Orti in affitto”, che dopo il successo ottenuto a Firenze è arrivata a Bagno a Ripoli. L’idea di coltivare l’orto conto terzi è venuta a Francesco Cigna e Niccolò Rubucci a cui recentemente si è agginto Jonathan Francheschi della “Fattoria del Rocio” (www.fattoriadelrocio.it). Francesco ha 35 anni e oltre a coltivare gli orti, fa lo speaker a Lady Radio; Niccolò, 29 anni, è un architetto-paesaggista; Jonathan, 29 anni, ha deciso di dedicarsi a tempo pieno all’agricoltura dopo esperienze da barista. Ad instradarli con le opportune conoscenze agricole alcuni contadini della zona delle Cure, dove sono gli orti fiorentini, e Antonio e Adriana, genitori di Niccolò.
Teatro dell’operazione un appezzamento di tereno di 3.000 metri quadrati, tra via di Belmonte e l’Isone, sopra Ponte a Niccheri, che hanno acquistato per allestire 25 orti da 35 mq. ciascuno che stanno andando a ruba (ne restano da assegare sette o otto). Il “contratto” è semplice: per 80 euro al mese, per minimo un anno, Francesco, Niccolò e Jonathan coltivano l’orto, con procedure rigorosamente biologiche e senza uso della chimica, seminando gli ortaggi cncordati con l’affittuario, rispettando la stagionalità delle produzioni. Quando è il momento del raccolto un messaggio whatsapp avverte l’affittuario, che provvede personalmente a raccogliere sul posto le verdure direttamente dal terreno. Difficile prevedere la produttività degli orti ma, se non vi sono eccessivi capricci del tempo, è garantita la copertura del fabbisogno per una famiglia di 2/3 persone.
“Una volta al mese organizziamo qui degli eventi, come una grigliata o un pic nic fra tutti gli affittuari – spiega Francesco – Il nostro scopo è anche quello di creare socialità, oltre ad avvicinare le persone alla natura. Qui gli affittuari possono venire quando vogliono e anche condividere con noi le operazioni sul proprio orto. E’ bello vedere le persono che si scambiano consigli e barattano fra loro i propri ortaggi. Presto una telecamera garantirà la sorveglianza anche quando sul campo non c’è la presenza di uno di noi tre”.
Sul terreno di via di Belmonte è stato realizzato anche un prefabbricato di “conforto” con fornelli, ci si può fare un caffè o un tè, e un recinto per i polli e per una maialina nana, già diventata la mascotte del luogo.