Non più quattro cavalieri ma solo tre si disputeranno la vittoria nella Giostra della Stella, la storica competizione che conclude tradizionalmente il Palio di Bagno a Ripoli. Ormai da parecchi anni la Contrada Alfiere, in dissenso con l’Associazione Palio delle contrade, non era più coinvolta nella manifestazione. Tuttavia, per non mutare formalmente l’immagine della Giostra della Stella, c’era sempre un fantino con i colori dell’Alfiere in competizione. Il nuovo presidente del Palio, Antonio Arcangeli, ha proposto al consiglio direttivo che ha accettato, di eliminare questa partecipazione fittizia. “Era una presenza inutile. Fare la Giostra a tre è lo sbocco naturale ad una situazione anomala – spiega Arcangeli -. La finta partecipazione dell’Alfiera alla gara rischiava di alterare il risultato finale delle altre contrade. Non sono contento di aver preso questa decisione, ma fino a quando non vi sarà un chiarimento questa è la realtà”.
Il Palio delle contrade sarà il consueto tuffo nel Rinascimento. Con dame in costumi d’epoca, le evoluzioni degli sbandieratori, antichi giochi medievali, la corsa con i barrocci e il tiro alla fune. E soprattutto con la spettacolare sfida tra i cavalieri delle contrade, chiamati a centrare con la spada la stella forata sostenuta dal leone simbolo della città. Bagno a Ripoli torna a respirare la magia della Giostra della Stella e del Palio delle Contrade, una delle manifestazioni storiche più longeve del territorio, giunta quest’anno alla 44esima edizione. L’appuntamento con i giochi delle contrade e la Giostra è per domenica 10 settembre ai giardini “Silvano Nano Campeggi” lungo la via Roma, ma le iniziative del Palio animeranno tutta la settimana.
Si parte domani, mercoledì 6 settembre, con la tradizionale cena collettiva ospitata al chiosco I’Barroccio, durante la quale sarà svelato il drappellone realizzato dall’artista e pittore fiorentino Alberto Grazzini. Giovedì invece dalle 21 si svolgerà la “Provaccia”, la sessione di qualifica dei cavalieri che parteciperanno alla Giostra della domenica per le contrade: Cavallo, Mulino e Torre. A scendere nella “conca dei giardini” saranno Alessandro Culatore, pistoiese al suo terzo Palio; Lorenzo Desimone di Reggio Emilia, alla seconda esperienza a Bagno a Ripoli; l’aretino Maurizio Frulio, sette edizioni all’attivo; il senese Guido Gentili, alla terza presenza; Claudio Rossi di Siena, esordiente a Bagno a Ripoli; e l’aretino Alessandro Ugolini, che ha già all’attivo tre presenza al Palio ripolese.
La giornata di domenica si aprirà alle 15 con il concentramento degli atleti di ciascuna contrada e la benedizione del Palio. Dalle 15.30 al via le sfide: la Corsa con l’uovo, la Corsa con i Sacchi, il Tiro alla Fune, la Corsa con i cerchi e quella dei Barrocci.
I piazzamenti delle gare del pomeriggio andranno a comporre la classifica parziale, a cui verranno aggiunti i punti del piazzamento della Giostra in programma la sera. La sfida tra i cavalieri sarà anticipata dal grande corteo storico in abiti rinascimentali che dalle 20.30 accompagnerà la popolazione a prendere posto all’“anello” di Giardini “Nano Campeggi”. Novità di questa edizione: durante il corteo storico il pubblico potrà votare il miglior figurante, postandone una foto sui social (Facebook e/o Instagram) con l’hashtag #lamiastella2023.
“Torna a vivere la magia di una delle manifestazioni storiche più radicate e caratteristiche del nostro territorio – commenta il sindaco Francesco Casini –. Siamo arrivati alla 44esima edizione e ogni anno che passa, la Giostra e il Palio crescono, richiamano cittadini e sempre più spettatori, le nuove generazioni diventano parte attiva della tradizione. È una grande festa di comunità che non sarebbe possibile senza il lavoro incessante dell’associazione e dei suoi volontari, delle donne e degli uomini che donano la loro energia e il loro tempo, a cui va il nostro ringraziamento”.
In caso di maltempo la manifestazione di domenica 10 sarà rimandata a domenica 17 settembre
Logico epilogo di una amara vicenda.
Finalmente hanno smesso di prenderci in giro ed inoltre risparmieranno sull’ingaggio dei cavalieri eliminandone uno, tanto sono tutti pagati dal Comitato stesso che è in fondo l’unica contrada veramente esistente dato che le altre tre sono sparite. Un palio da anni “smencio” e che desta oramai pochissimo interesse di pubblico. Inoltre sarebbe l’ora di finirla con questi giochi con gli animali: una pista piccola ed inadatta alla carriera di animali che pesano 500 kg. Stiamo rischiando incidenti mortali come alla povera Look Amazing, Raol, e recentemente le altre due zampe rotte del Palio di Siena Abbasantesa e Antine Day. Cavalli messi in pericolo per un palio inventato dato che storicamente la giostra alla stella non è mai stata documentata. Poveri cavalli e povera Contrada Alfiere.