Che in gara per il Palio vi siano tre o quattro contrade (per la prima volta questa edizione ha fatto a meno dell’Alfiere) il risultato non cambia: vince sempre la Torre. Con il successo di ieri la contrada ha calato il tris dopo essersi agiudicata il Palio delle ultime due edizioni. La Giostra della Stella è stata invece conquistata dalla contrada Cavallo.
Tanto pubblico e tante emozioni alla 44esima edizione del Palio delle Contrade – Giostra della Stella che si è svolta ieri, domenica 10 settembre, ai giardini “Nano Campeggi” ai Ponti a Bagno a Ripoli.
Alla Torre è andato il gonfalone raffigurante un leone, simbolo cittadino, realizzato dall’artista e pittore fiorentino Alberto Grazzini, donato come da tradizione dal circolo Sms di Bagno a Ripoli.
Dal pomeriggio, nella conca dei giardini, le tradizionali gare degli atleti di tutte le età nella corsa con i sacchi e nel tiro alla fune, e lungo la via Roma le corse col barroccio. In serata il corteo storico rinascimentale lungo le vie del paese e a seguire la Giostra della Stella, momento clou della competizione, nell’anello del giardino dei Ponti. La sfida tra i cavalieri si è aperta con un minuto di silenzio e un lungo applauso in ricordo di Alessandro Calvelli, ex vicesindaco di Bagno a Ripoli e già presidente dell’associazione Palio delle Contrade-Giostra della Stella, recentemente scomparso, e di Fabio Sequi, giovane ripolese scomparso un mese fa per salvare due persone in difficoltà nel mare di San Vincenzo.
La Giostra della stella è stata vinta dal fantino Guido Gentili (da Sarteano) della contrada Cavallo, in sella a Audubon. Per la prima volta, per decisione del neopresidente Arcangeli, il purosangue e il palafreniere, Mauro Montini, sono stati coinvolti nella premiazione.
Secondo classificato il fantino Lorenzo Desimone (da Bibbiano), in sella a Jhon, per la contrada Torre. Terzo Maurizio Frulio (da Arezzo) in sella a Uncas Quarter, per il Mulino.
Sommando i punti della Giostra a quelli delle sfide pomeridiane, la contrada la Torre ha però scalato la classifica, conquistando il Palio per la terza edizione consecutiva.
Presente alla manifestazione una folta delegazione della cittadina tedesca di Weiterstadt, gemellata con Bagno a Ripoli, guidata dal sindaco Ralf Moeller.
A premiare i vincitori il presidente dell’associazione Palio delle Contrade – Giostra della Stella, Antonio Arcangeli, e il sindaco Francesco Casini, che hanno ringraziato tutti coloro che hanno dato un contributo “per realizzare anche quest’anno una bellissima e partecipata festa di comunità”.
Sapete come passa il giorno del Palio una contrada esclusa? Si! Proprio la contrada Alfiere! Molto bene, il 10 settembre ci hanno invitati a Montemurlo ed a grande richiesta ci hanno pregati di esporre il nostro splendido abito dedicato a Camilla Martelli,seconda moglie di Cosimo I de Medici che ha trascorso una parte della sua vita a Lappeggi, premiato con il primo premio alla gara di abiti di Pescia. Altri di noi erano ad una festa di matrimonio di un caro contradaiolo che adesso vive in Cile ma che non scorda la Contrada e torna a festeggiare qui, perché noi siamo una grande famiglia e siamo sempre vivi e vegeti! Nonostante l’organizzazione di questo palio ci abbia sottoposti a molti soprusi non molliamo. In breve un po’ di storia per non dimenticare cosa nel corso del tempo è successo. Anni fa il comitato pretese che le Contrade si costituissero associazione e noi lo facemmo, le altre tre no. Successivamente hanno votato uno statuto fatto a sommo studio che impediva alle associazioni affini di essere anche soci nel comitato del Palio e ci hanno buttato fuori. In quei giorni arrivarono delle raccomandate ai componenti del nostro direttivo con la comunicazione di radiazione dal Comitato per 50 anni! Successivamente è scaturita una causa che non ha dato ragione a nessuno perché il fatto non sussisteva in quanto eravamo due associazioni di volontariato con gli stessi fini no profit. Poi abbiamo ricevuto comunicazione che il comitato pretendeva la consegna di tutti i nostri materiali( abiti attrezzature, stand delle frittelle, tutto!!) in quanto secondo loro sarebbero stati concessi a noi in comodato. Problema: noi non abbiamo nessun contratto di comodato con loro perché le attrezzature sono nostre e ci sosteniamo in modo autonomo con le frittelle e a loro non abbiamo mai chiesto un soldo. E qui si son fermati per fortuna. Poi volevano che costituissimo una contrada parallela. Ma perché? La contrada c’è già! Questi i fatti salienti. Ricordo tristemente il primo Palio senza la nostra contrada, la pista dei giardini con un sacco di agenti in borghese, noi trattati come delinquenti rissaioli, solo un mitico e pacifico striscione però: “UNA DAMA ED UN CAVALIERE NON FANNO L’ALFIERE”. Nel tempo questa rima è diventata uno spunto per un altro striscione fatto da ignoti di parte avversa all’Alfiere che si riferiva a dei nostri contradaioli. La famiglia residente nella nostra contrada che ha fotografato quello striscione è stata denunciata dal comitato che però fortunatamente ha perso la causa intrapresa contro questi poveretti. Nel tempo ignoti all’apertura dello stand delle frittelle hanno sabotato le serrature rompendovi dentro delle chiavi. Scritte ingiuriose sui muri della canonica alla Pieve eppoi ancora una terribile scritta a bomboletta spray sullo stand delle frittelle riportante “la vostra morte la nostra pace”. Chiaro che non sappiamo chi è stato, potrebbe essere chiunque quindi abbiamo fatto denuncia contro ignoti. Tuttavia con questo clima abbiamo preferito non esserci più e siamo contenti così, ci occupiamo di cultura ed eventi storici veri e non come la giostra della stella inventata. Erano molto belli i giochi contadini invece dove tutto il paese si riuniva intorno ai ragazzi. Mentre eravamo a Montemurlo domenica ci hanno telefonato e detto che ai Ponti era una tristezza con poco pubblico e questo ci rattrista molto. Noi siamo appassionati di storia e del tutto pacifici e ci va bene così! Pazienza se non si fa più il Palio.
VIVA LA CONTRADA ALFIERE!!!!!
Una precisazione. Sono una contradaiola e non faccio parte del direttivo della contrada. Sono una semplice contradaiola come tanti altri che vive la contrada.