Là dove c’era l’erba ora c’è una città: erano gli anni del boom economico e delle fabbriche che prendevano il posto dei campi e così Adriano Celentano, menestrello della sua contemporaneità, descriveva il fenomeno ne “Il ragazzo della via Gluck”. A Capannuccia la maison Fendi, del gruppo Lvhm, farà esattamente il contrario. Là dove oggi sorgono gli scheletri dei capannoni dell’ex fornace Brunellechi, ripristinerà la collina divorata dall’insediamento industriale, sotto la quale nascerà il suo nuovo stabilimento. Le cantine Antinori al Bargino hanno fatto scuola. Dall’altro il nuovo stabilimento Fendi sarà quasi invisibile. i 13mila metri quadrati di uffici e laboratori saranno mimetizzati da prato con alberi e vegetazione locale. Per vederne la realizzazione basterà attendere un paio di anni: tra adempimenti burocratici a carico del Comune e costruzione passeranno circa due anni. L’investimento è di alcune decine di milioni di euro ma non è stata fornita una cifra ufficiale. Il taglio del nastro è previsto entro il 2020.
Ieri la presentazione del progetto ai cittadini di Capannuccia, riuniti nella sala ristorante della Tommasina. Ad illustrarlo il sindaco Francesco Casini, l’operations director di Fendi, Frederic Munoz, il direttore dell’attuale stabilimento Fendi in via di Vacciano, Francesco Pellerano, e l’architetta Teresa Consorte, store planning project manager. Presente, in rappresentanza di Confindustria Firenze, Vincenzo Di Nardo, a dimostrazione dell’interesse per il progetto che valica i confini comunali.
“E’ un intervento di riqualificazione importante per Capannuccia, per Bagno a Ripoli e per tutto il territorio – ha detto il sindaco Casini – Un sito che era un problema ambientale e paesaggistico trasformato in un’opportunità di sviluppo economico. Il gruppo Lvmh, attraverso Fendi, investe qui rafforzando il suo rapporto con Bagno a Ripoli, dove da trent’anni ha uno stabilimento in via di Vacciano. Al posto dei capannoni dell’ex fornace Brunelleschi avremo un insediamento ad alta sostenibilità che creerà nuovi posti di lavoro. Insieme a Scervino e alle tante azinde del settore qui sta nascendo una vera fashion valley”.
“Siamo molto contenti di avere la possibilità di crescere rimanendo su questo territorio ammirato da tutto il mondo – ha detto Munoz – L’Amministrazione comunale ci ha sempre aiutato e guidato in questo nostro progetto. Fendi ha una particolare passione per l’eccellenza e l’attenzione al dettaglio. Abbiamo visto subito questa ex fornace come un’opportunità. Sarà un progetto rispettoso di questo posto. Noi teniamo conto di chi lavora per noi e di chi vive intorno. Non sottrarremo altro terreno a vigne e olivi, la collina sarà la protagonista del progetto”.
“Siamo a Bagno a Ripoli da trent’anni e dobbiamo guardare ai plrossimi trenta – ha detto Pellerano – Il nuovo stabilimento avrà reparti di modelleria, sviluppo prodotto, taglio e assemblaggio. Trasformeremo in prodotti le idee del nostro ufficio stile di Roma. A Capannuccia verranno trasferiti i 250 lavoratori della sede di via di Vacciano, ma negli anni a seguire avremo un’evoluzione e rafforzeremo i nostri team”.
I dettagli del nuovo stabilimento sono stati illustrati dall’architetta Consorte: “Lo stabilimento sarà immerso nel verde, tutto su un piano per circa 13mila metri quadrati su un’area complessiva di 75mila. Useremo specie vegetali tipiche della zona. Per le auto dei dipendenti è previsto un parcheggio interrato di 15mila metri quadrati. Tutte le pareti saranno a vetri con delle corti interne con la funzione di ‘pozzi di luce'”.
I tempi – L’agenda degli adempimenti burocratici è stata illustrata dall’architetto Nino Gandolfo, responsabile del settore Urbanistica e Edilizia del Comune: la variante urbanistica arriverà in Consiglio comunale entro la fine del mese, poi vi saranno 30 giorni per le osservazioni, l’approvazione definitiva tra febbraio e marzo con il rilascio dei permessi a costruire. I lavori dovrebbero iniziare in aprile e concludersi entro il dicembre 2020.
Traffico – Comune e Fendi stanno predisponendo un piano operativo affinché l’impatto dei camion diretti al cantiere, sugli abitati di Grassina e Capannuccia, sia ridotto al minimo. Verranno evitati gli orari di punta e di entrata e uscita da scuola.
Trasporti – Un protocollo d’intesa tra Fendi, Comune e Regione prevede, al momento in cui lo stabilimento entrerà in funzione, il potenziamento del trasporto pubblico da e per Capannuccia con collegamenti navetta con Grassina, San Polo e, quando sarà realizzata, la linea tramviaria verso Bagno a Ripoli. Ribadita l’intenzione di ripartire rapidamente con i lavori per la Variante di Grassina, fondamentale per il miglior collegamento della zona.
Un giardino per Capannuccia – Il progetto Fendi per Capannuccia prevede, oltre allo stabilimento, la realizzazione di un giardino e di un parcheggio da venti posti auto per la frazione. L’area, acquistata dalla Città metropolitana, è quella di fronte all’asilo Catia Franci. Il giardino, con percorsi pedonali e giochi per i bambini, sarà il primo intervento che verrà fatto.
Niente outlet – Non è previsto che il nuovo insediamento abbia una zona outlet per la vendita al pubblico.