La nuova direzione dell’Azienda Usl Toscana Centro ha fatto visita questa mattina all’ospedale Santa Maria Annunziata per incontrare il personale e conoscere i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari e non sanitari che ogni giorno operano nel presidio ospedaliero. La visita è nata dalla volontà di ascoltare direttamente dai professionisti quali sono il livello dei servizi, le criticità ma anche le eccellenze di un ospedale che è punto di riferimento per il territorio e per tutta l’area metropolitana.
Ad accompagnare l’Ingegner Valerio Mari, nella sua prima visita presso l’ospedale come direttore generale, c’erano il direttore sanitario, Simona Dei, il direttore amministrativo, Valeria Favata e il direttore dei servizi sociali, Rossella Boldrini. La nuova direzione aziendale è stata introdotta nei vari reparti dal direttore dell’ospedale, Elettra Pellegrino, insieme al direttore di Area Manutenzione e Gestione Investimenti Firenze, Francesco Napolitano, al direttore della struttura di area Tecnica dell’Annunziata, Silvio Bernardi e per l’infermieristica la direttrice Patrizia Grassi.
Al piano terra. Visita alla Nuova Sala Conferenze, all’ambulatorio di ortopedia, al Pronto Soccorso
La visita ha preso il via dalla nuova zona Cup al piano terra da dove si accede alla nuova sala conferenze e dove recentemente si sono conclusi i lavori. Nella sala di nuova realizzazione (930 mq) che nasce come un polo per la formazione sanitaria, si è tenuto, dopo la visita ai reparti, l’incontro finale della direzione aziendale con gli operatori dell’ospedale.
Il gruppo si è spostato verso l’ambulatorio di ortopedia, al pronto soccorso nelle aree Obi e di terapia subintensiva Hdu (High dependency unit) fino alla farmacia e alla radiologia nella sala diagnostica recentemente realizzata. Un richiamo è stato fatto alla radioterapia dove sono in corso i lavori di sostituzione del secondo acceleratore lineare e della nuova Tac di centraggio e dove viene fatta attività in stretta collaborazione anche con l’Oncologia.
Ai piani. Area Medica, Nefrologia e area critica
La Direzione aziendale ha fatto visita anche in Area Medica, al reparto di Nefrologia dove si è discusso degli altri reparti di Geriatria, Endoscopia, Cardiologia, Neurologia, Pneumologia e Broncoscopia, Fisioterapia. Si è proseguito per l’area critica con la terapia intensiva, l’Utic (Unità di terapia intensiva cardiologica) e l’Emodinamica.
Incontro e confronto in Sala Conferenze con i medici dei reparti non visitati
Nella sala conferenze dove c’è stato l’incontro conclusivo, la Direzione si è potuta confrontare con i responsabili e gli operatori dei reparti non visitati nella mattina e con i coordinatori infermieristici. In particolare con alcuni chirurghi del blocco operatorio che è stato oggetto di recenti investimenti e con medici e operatori della Pediatria e Ostetricia.
Per l’area chirurgica si ricorda che l’Annunziata è sede di una Melanoma Unit, svolge attività di chirurgia plastica ed è dotata di un team della Breast Unit per la chirurgia senologica. Presenta un’importante attività di chirurgia generale, urologia e un’attività ortopedico-traumatologica con un team dedicato alle infezioni protesiche. Per la ginecologia è presente l’attività chirurgica e un percorso diagnostico terapeutico assistenziale di oncologia ginecologica che si occupa dei percorsi donna e certificato a livello nazionale dalla fondazione Onda.
Sulla diagnosi e cura del paziente oncologico, la direttrice Elettra Pellegrino, ha ricordato come le attività siano integrate tra il dipartimento Oncologico che ha sede presso Santa Maria Annunziata – attraverso la struttura di Oncologia medica comprendente alcuni servizi anche presso l’ospedale Serristori – e la struttura di Radioterapia oncologica dell’ospedale. Una integrazione che si realizza attraverso la condivisione di percorsi multidisciplinari e di una rete di lavoro tra le diverse equipe medico-infermieristiche.
Si è parlato anche dell’area parto che a breve riprenderà la sua attività dopo l’annunciata pausa per i lavori di riqualificazione che hanno incrementato gli standard di qualità dell’assistenza fornita alle mamme e ai nuovi nati, migliorando un ambiente già dedicato alle famiglie e creando spazi più fruibili anche per gli operatori.