Il monumentale Leccio di Belmonte “protagonista” di una tesi di laurea. L’iilustrazione ieri, sabato 18 maggio, al Crc Antella, da parte dell”autore, il neo laureato Giuliano Secchi. “Alberi monumentali di Firenze e dintorni” il suo studio, che tratta anche del Leccio di Belmone. A parlarne di fronte ad un pubblico numeroso, il professor Filippo Bussotti, docente di Scienze Forestali all’Università di Firenze, e l’agronomo Stefano Pissi, incaricato dalla proprietà (attualmente la Misericordia di Firenze) della cura della pianta secolare. L’agronomo ha assicurato che, nonostante l’incuria trentennale, ora l’albero è in buone mani e viene costantemente monitorato.
“Il Comitato per la salvaguardia del Leccio di Belmonte, dopo due anni e mezzo è riuscito ad accendere i riflettori su questo luogo della memoria – dice Andrea Rontini, uno dei promotori del comitato – Da tener presente che accanto al Leccio ci sono la Cappellina o Oratorio della Crocifissione con un affresco attribuito a Domenico di Michelino. Il Comune di Bagno a Ripoli potrebbe riconoscere il resede del Leccio come aerea a verde pubblico, con la possibilità di esproprio. Molti di noi vorrebbero che le Istituzioni comunali e metropolitane potessero prendere in seria considerazione l’idea di destinare a parco pubblico tutta l’area della tenuta di Belmonte”.