“Coraggio” gridano dottoresse, infermiere, operatrici, impiegate dell’ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri. Nella giornata contro la violenza alle donne è un’esortazione a vincere la paura, a denunciare ogni molestia, vessazione, prevaricazione subita.
Un flash mob fortemente voluto dalla dottoressa Elettra Pellegrino, direttrice sanitaria dell’Annunziata, che dall’inizio del prossimo anno organizzarà corsi di difesa personale per donne (e non solo). A tenerli sarà il dottor Enrico Pelo, coordinatore infermieristico delle sale operatorie e istruttore della società Arezzo Karate 1979, che con alcuni atlteti e atlete ha dato vita a una esibizione di manovre di autodifesa. “Un modo per dare alle donne più fiducia in se stesse – dice – Perché la miglior difesa, se si è in situazioni di rischio, è sempre quella di andarsene, di scappare se è possibile”.
Candele colorate e fiori, la scenografia allestita all’ingresso dell’ospedale per dire no alla violenza sulla donna. Prima un grande girotondo silenzioso, mano nella mano, a cui hanno partecipato una cinquantina di donne, poi la salita in balaustra per lanciare il grido liberatorio.
L’Associazione Santa Maria Annunziata onlus, nella persona di Pietro Dattolo, che è anche medico dell’Annunziata, ha omaggiato le protagoniste e tutte le spettatrici di una spilla rossa, a rafforzare il “grido” lanciato poco prima attraverso il flash mob contro ogni forma di violenza di genere.
Al crepuscolo le nove colonne del nuovo Ingresso dell’ospedale si sono illuminate di rosso, colore simbolo di questa giornata di mobilitazione.