Architetto Marco Prucher (funzionario del Genio Civile che si occupa della pratica di agibilità del Viola Park), a che punto è l’iter di autorizzazione?
“Siamo in attesa che i tecnici dello Studio Archea, che ha curato il progetto del Viola Park, ci consegnino tutta la documentazione richiesta. Ho avuto un incontro con loro e con l’ingegner Giovanni Cardinale, che segue la parte strutturale, martedì scorso”.
Cosa ha chiesto il Genio Civile alla Fiorentina e cosa manca?
“Noi abbiamo chiesto alcuni chiarimenti sul progetto circa un anno e mezzo fa, ma non abbiamo avuto risposta. Ora deve essere presentata la sanatoria per opere, che riguardano le recinzioni, realizzate ma non previste nel progetto, e i progetti di quelle che vogliono realizzare per evitare di dover chiedere una deroga, come è stato annunciato nelle scorse settimane. Poi la Fiorentina dovrà installare queste nuove recinzioni interne al Viola Park, commissionare ad una ditta specializzata il collaudo e inviare al Genio Civile la certificazione ottenuta”.
E’ possibile concludere tutti questi passaggi entro il 13 settembre?
“Mi pare, come si usa dire, che siano andati un po’ lunghi. Vediamo i tempi di realizzazione”.
Dal momento della consegna al Genio Civile di tutta la documentazione, quanto tempo passa per il via libera, se tutto risulta a posto?
“La legge ci dà 60 giorni di tempo per rispondere, ma certamente non serviranno tutti. Qui nessuno perde tempo, ci stiamo attivando per fare più in fretta possibile, ma sono controlli previsti per qualsiasi impianto pubblico. Ci stiamo occupando anche degli stadi di Firenze e Empoli”.
Architetto, lei è tifoso?
“Sono tifoso viola. Chi ci accusa di voler mettere bastoni fra le ruote alla Fiorentina, non sa che negli uffici la maggior parte di noi è viola, ma non per questo possiamo concedere scorciatoie”.