Marzia Frediani è la nuova presidente di Arci Firenze. L’elezione è avvenuta oggi (domenica 12 dicembre) nel congresso che si è tenuto alla Casa del Popolo di Grassina. I due giorni di confronto hanno visto la partecipazione di 90 delegati e delegate e oltre 30 invitati. Marzia Frediani succede ai due mandati di Jacopo Forconi.
Il Congresso, il primo della storia dell’Arci con più delegate donne che uomini, ha visto anche la nomina dei 51 componenti del consiglio direttivo territoriale. Alcune conferme e molti nomi nuovi, soprattutto quelli di giovani dirigenti di circoli rigenerati negli ultimi anni e di associazioni culturali che si sono avvicinate all’Arci nell’ultimo biennio.
Marzia Frediani, 46 anni, vicepresidente uscente del Comitato: “E’ stato davvero un bel Congresso, ricco di temi e molto partecipato. Le questioni da affrontare nell’immediato saranno quelle legate al supporto dei nostri circoli e della nostra associazione in un periodo ancora molto difficile. Ci sono inoltre alcuni temi contingenti da affrontare, come la riforma del Terzo Settore, oltre ad altri obiettivi sui quali i nostri circoli ci hanno chiesto di lavorare, come è emerso dagli ordini del giorno approvati dal congresso”.
Un congresso che ha visto la partecipazione ed i saluti del sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella, di quello di Bagno a Ripoli Francesco Casini, dell’artista Gianluca Costantini, in prima linea nelle campagne per la liberazione di Patrick Zaky, oltre ai rappresentanti di Cgil, Anpi, Udu e Rete Studenti Medi, dei genitori di Lorenzo Orsetti, del collettivo di fabbrica della Gkn, della Comunità dei senegalesi a Firenze, insieme ai contributi video dei partner internazionali di Arci Firenze, dei partiti politici fiorentini di sinistra, Arcigay, Legambiente e Uisp.
Due giorni di confronto che hanno portato alla definizione di 9 ordini del giorno che impegnano direttamente il comitato o che saranno portati ai successivi congressi regionale e nazionale. Tanti i temi trattati: dal tesseramento on line e riservato ai giovani al coinvolgimento delle basi associative nella progettazione, dalle questioni ambientali all’educazione sessuale, dal turismo sostenibile alla salute mentale.